SA-PRC: Kocijancic, risposte insufficienti su Ferriera (TS)
(ACON) Trieste, 03 mar - COM/ET - Nemmeno l'inchiesta della
Procura di Grosseto sullo smaltimento dei rifiuti tossici e i
dati dell'ARPA relativi ai mesi di novembre e dicembre 2009
riescono a smuovere l'assessore De Anna e la Giunta sulla
questione della Ferriera di Servola (TS).
A sostenerlo è il consigliere regionale Igor Kocijancic (SA-PRC).
Secondo Kocijancic, nella risposta alla sua interrogazione,
l'assessore riesce a smentire se stesso. "Smentisce le sue stesse
affermazioni rese davanti a una telecamera, secondo le quali il
sindaco, verificata l'attendibilità dei dati sulle emissioni
nocive trasmessi alla Procura della Repubblica, avrebbe dovuto
emettere un'ordinanza di chiusura. Invece nella sua risposta
l'assessore afferma che il sindaco può continuare ad attendere
perché ARPA, Provincia di Trieste e Regione stanno aspettando un
pronunciamento del TAR in merito a un ricorso proposto dalla
Lucchini Severstal e hanno quindi sospeso il riesame
dell'autorizzazione integrata ambientale.
"Non c'è motivo di ritenere che questo atteggiamento di continua
dilazione dei tempi e delle decisioni sia diverso da quello con
il quale si dovrebbe affrontare il problema occupazionale che
l'annunciata chiusura della Ferriera comporterà comunque. Anche
su questo versante l'azione della Regione è inesistente - dice
Kocijancic - basta registrare l'ennesima empasse sull'infinita
partita delle bonifiche e l'assoluta e drammatica mancanza di
prospettive di lavoro.
"Il centrodestra ha cercato di assicurare alla Lucchini Severstal
piena libertà di manovra: prima ha raccolto voti nei quartieri
con gli annunci elettorali sulla chiusura della Ferriera,
lavorando nel contempo per sminuire l'impatto occupazionale,
trasformandolo in una riduzione costante e protratta nel tempo.
Questa impostazione ha permesso al centrodestra di ingraziarsi a
fasi alterne ora i cittadini, ora i lavoratori, ma finirà -
conclude l'esponente di SA-PRC - inevitabilmente per scontentare
tutti i soggetti interessati, perché continuano a non trovare
risposte adeguate ai problemi occupazionali e a quelli
ambientali, strettamente legati all'inquinamento dentro e fuori
dallo stabilimento".