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Citt: gruppo autonomo e no ai condizionamenti

04.03.2010
15:45
(ACON) Trieste, 04 mar - COM/AB - La posizione del gruppo dei Cittadini all'indomani della modifica al Regolamento interno del Consiglio regionale è stata ribadita nel corso di una conferenza stampa dai consiglieri regionali Stefano Alunni Barbarossa e Piero Colussi, assieme a Bruno Malattia, presidente di "una regione in comune" e capogruppo consiliare regionale dei Cittadini per il Presidente nella scorsa legislatura.

"I Cittadini sono nuovamente in campo. Con il voto di ieri si è rimediato a un errore attuato nella scorsa legislatura e che già allora avevamo denunciato".

Non è mancata la delusione per la posizione di PD (pur non nella sua totalità) e Idv che si sono espressi contro la modifica che permetteva ai Cittadini di costituirsi gruppo autonomo. "Si è trattato di un errore politico - ha detto Colussi - che evidenzia la difficoltà a pensare a un progetto plurale, a un centrosinistra dove possano convivere tante sensibilità. No quindi ai condizionamenti e, in relazione ai problemi che da ora in poi si presenteranno, li valuteremo con autonomia".

Un ringraziamento è andato ai 39 votanti che hanno voluto dare rappresentanza a quei cittadini che alle ultime elezioni regionali avevano dato la loro preferenza a una lista civica.

Alunni Barbarossa ha ricordato "come il voto di ieri sia stato l'atto finale di un'importante discussione che si è svolta in seno alla Giunta per il regolamento, sottolineando come, con questa decisione, sia stata sanata una condizione intollerabile che creava disparità all'interno del Consiglio rispetto a situazioni identiche".

Infine, si è affrontata la questione relativa all'adesione all'Alleanza x l'Italia di Rutelli-Tabacci-Dellai.

"Inizialmente - è stato detto - il progetto ci sembrava interessante soprattutto perché rinsaldava i rapporti con il Veneto e con chi con noi ha creato Libertà civica. Strada facendo, però, ci siamo accorti che era il Centro a comandare e che stavano emergendo con forza cose già viste: personaggi usurati che si ripresentavano con casacche nuove. Abbiamo perciò deciso di rimanere con la nostra identità nel tentativo, a volte disperato, di cambiare le cose. Siamo stati e continueremo a essere riformisti e lo saremo ancora con serietà".