CR: Rapporto sulla legislazione 2008, relatore Baiutti (5)
(ACON) Trieste, 04 mar - DT - Cinque capitoli su produzione
legislativa, regolamenti della Giunta messi in relazione con le
leggi approvate dal Consiglio, contenzioso costituzionale
promosso dal Governo sulla legislazione regionale, rapporti tra
Esecutivo e Legislativo, i dati complessivi dell'attività
consiliare.
E' il quarto Rapporto annuale sulla legislazione, quello del
2008, presentato all'Aula dal primo dei relatori nonché
presidente del Comitato per la legislazione, il controllo e la
valutazione Giorgio Baiutti (PD).
I dati confermano alcune tendenze di fondo già rilevate nei tre
precedenti Rapporti. Ad esempio, la flessione delle proposte di
legge presentate in Consiglio con un'iniziativa legislativa che
vede prevalere la Giunta rispetto all'Assemblea; e poi, una
crescita numerica degli emendamenti, ma anche la conferma
dell'Aula quale sede preminente di trattazione degli emendamenti
e delle leggi rispetto alle Commissioni, una contrazione dei
tempi di giacenza dei progetti di legge, e una riduzione dei
tempi dell'iter legislativo (che nei due terzi dei casi si
conclude entro trenta giorni dall'assegnazione).
Norme che comunque rimangono "pesanti", con troppi commi e
articoli, una contrazione della microlegislazione (leggi di un
solo articolo) con la conseguente espansione della
macrolegislazione (provvedimenti con più di quaranta).
Nel 2008 sono stati presentati 56 progetti di legge (contro i 64
mediamente presentati durante la IX legislatura) così suddivisi:
13 dalla Giunta, 32 dalla maggioranza, 8 dall'opposizione e 3 da
maggioranza e opposizione in comune. L'apporto dell'iniziativa
consiliare sul volume dell'iniziativa legislativa è largamente
superiore a quello della Giunta (77% contro 23%). Rispetto alle
altre Regioni, autonome e non, il peso dell'iniziativa consiliare
nel Friuli Venezia Giulia segue da vicino solo quello rilevato
nel Lazio (79% del Consiglio contro 21% della Giunta) e nella
Provincia autonoma di Trento (78% del Consiglio contro 22% della
Giunta).
Il 70% dei progetti di iniziativa consiliare (contro il 57% del
2007 e il 64% del 2006) deriva da gruppi non coalizzati. La quota
di proposte di legge presentate da aggregazioni trasversali di
partiti subisce una flessione passando dal 24% del 2007 al 7% del
2008 attestandosi su valori prossimi al 2006 (8%).
Cresce, poi, la percentuale dei consiglieri poco attivi (da una a
due proposte) che passa dal 26% del 2006 al 30% del 2007 per
arrivare al 42% del 2008 nel corso della IX legislatura e al 34%
sempre del 2008 nella X. In crescita sono però anche i
consiglieri attivi (da tre a sei proposte) che passano dal 2% del
2006 al 7% del 2007 fino al 22% del 2008 nella X legislatura.
Degna di nota è la crescita del segmento dei consiglieri
superattivi (oltre 6 proposte), che arriva al 30% delle proposte
presentate nella seconda parte del 2008 (sempre X legislatura).
A prescindere dal soggetto proponente, nel 2008 solo il 23%
dell'insieme delle proposte di legge presentate in Consiglio è
stato approvato dall'Aula. Al netto delle leggi di iniziativa
vincolata (legate alla manovra di bilancio, si tratta di 5 leggi
su 10, pari al 28% del totale), l'apporto del Consiglio alla
produzione legislativa effettiva prevale su quello della Giunta
(58% del Consiglio contro il 42% della Giunta).
Il contributo dell'iniziativa mista di consiglieri di maggioranza
e opposizione alle norme approvate compare a intermittenza: è
presente in modo significativo nel 2007 (16%), nel 2005 (15%) e
nel 2003 (10%), segno di una iniziativa non troppo
individualizzata; è assente nel 2006 (0%), scarsamente
significativa nel 2004 (4%) e nel 2008 (6%).
Il quadro delle leggi approvate nel 2008 ci consegna l'immagine
di una produzione legislativa chiusa al contributo di forze
politiche di segno diverso (0% contro 67% nel 2007 e 50% nel
2006) e interamente caratterizzata dall'iniziativa delle forze
politiche di maggioranza (100%). Il quadro delineato è dunque in
controtendenza rispetto al passato dove era piuttosto rilevante
il contributo trasversale delle forze politiche alle leggi
approvate.
Infine, quasi quattro quinti (79%) dell'iniziativa legislativa si
concentra nel 2008 nei due grandi settori dei servizi alle
persone e alla comunità (41%) e dell'ordinamento istituzionale,
con un forte incremento di quest'ultimo settore che passa dal 23%
mediamente registrato negli anni della IX legislatura al 38% del
2008 (+ 65%).
(segue)