SA-SEL: Pustetto, modifica al regolamento andava fatta prima
(ACON) Trieste, 05 mar - COM/DT - Torna sulla modifica al
regolamento consiliare Stefano Pustetto, esponente della SA-SEL.
"I consiglieri Stefano Alunni Barbarossa e Piero Colussi, dei
Cittadini, che all'inizio della legislatura avevano un po'
forzosamente fatto gruppo con Alessandro Corazza ed Enio Agnola
(entrambi di Idv), sono riusciti a convincere la maggioranza del
Consiglio ad apportare una modifica al regolamento che ha
permesso anche a loro di formare un gruppo autonomo.
"Il problema era sorto quando, regolamento alla mano, ci si è
accorti che l'Idv, con il 4,49% dei voti, poteva fare un gruppo
con due consiglieri perché rappresentato al Parlamento e i
Cittadini, con il 5.09 %, non lo poteva fare perché non presente
a Roma. Balza agli occhi - aggiunge Pustetto - che venivano usati
due pesi e due misure per i Cittadini e l'Idv ed è altrettanto
vero che il regolamento in vigore era noto a tutti e approvato in
tempi non sospetti.
"Le modifiche approvate, però, pongono alcuni problemi perché se
è giusto rimediare subito a un evidente errore o imperfezione del
regolamento, è altrettanto vero che questa modifica non dovrebbe
interessare solo la legislatura in corso, ma dovrebbe valere
anche per il futuro. Così però non sarà perché dalla prossima
legislatura vi non saranno più deroghe e quindi i gruppi potranno
essere formati da non meno di tre consiglieri.
"Inoltre, è stata anche approvata la proposta del consigliere di
SA-PRC Igor Kocijancic che prevede come un gruppo possa
continuare a esistere in forma autonoma anche se nel corso della
legislatura qualche consigliere dello stesso gruppo dovesse
decidere di abbandonarlo. In questo caso - fa notare Pustetto -
il mio voto è stato favorevole perché sé è giusto che un singolo
eletto possa nel corso della legislatura cambiare la sua
collocazione non è corretto che la sua scelta abbia delle
ricadute negative su chi invece ha mantenuto fede al patto con i
propri elettori.
"Altra considerazione, nient'affatto marginale, è che quando si
mette mano alle regole mentre la partita è in corso è
indispensabile che vi sia pieno accordo tra i contendenti, cosa
che non si è verificata per la manifesta contrarietà del Partito
Democratico. Considerato però che nel voto finale hanno approvato
la modifica del regolamento 39 consiglieri su 59, è verosimile
che la contrarietà dichiarata dal capogruppo PD Gianfranco
Moretton fosse di facciata più che di sostanza.
"A differenza del presidente del Consiglio Ballaman, che
nell'occasione smentisce le sue precedenti dichiarazioni, io
resto dell'opinione che le regole si possano modificare prima e
non in corso d'opera. Tanto più - conclude Pustetto - in
un'Italia che quasi quotidianamente vede le leggi fondamentali
piegate agli interessi del potente di turno".