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PD: Pupulin, in continuo aumento la cassa integrazione

09.03.2010
10:36
(ACON) Trieste, 09 mar - COM/AB - Continua ad aumentare il ricorso alla cassa integrazione. Il dato più grave a Pordenone: raddoppia la CIG ordinaria, cresce del 20% quella straordinaria a zero ore.

Lo mette in evidenza Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD, che richiama i dati INPS sulla cassa integrazione di febbraio 2010 a dimostrazione che la crisi è ben lontana dall'essere superata. Certamente le cause e le soluzioni per larga parte non sono risolvibili con la sola azione della nostra Regione, ma sicuramente l'assenza d'un disegno chiaro e le tante incertezze e i ritardi maturati, rispetto alle azioni definite nella legge anticrisi del maggio 2009 da parte della Giunta Tondo, contribuiscono a lasciare senza prospettive tante imprese che continuano a rimanere soffocate dalla stretta creditizia e dalla caduta di ordini nel mercato.

E' una situazione che deve essere presa per mano con maggiore chiarezza e determinazione - afferma Pupulin - se non si vuole rischiare una prospettiva di lento declino del sistema produttivo regionale e provinciale. I dati sono significativi e non diversamente interpretabili. Nel mese di febbraio, che pure è un periodo con minori giornate lavorative, in Friuli Venezia Giulia le ore di CIG sono arrivate a 2.044.806 dalle 1.872.328 di gennaio. Il dato più grave è l'aumento della cassa straordinaria, cioè quella dei dipendenti sospesi a zero ore, che sono a maggior rischio di perdere il posto di lavoro, cresciuta da 1.268.397 di gennaio a 1.517.810 di febbraio.

In provincia di Pordenone la congiuntura risulta ancora più delicata. Il ricorso alla CIG è arrivato a ben 860.405 ore dalle 619.208 del mese precedente. Raddoppia pure la cassa integrazione ordinaria, quella per caduta degli ordinativi, che passa da 123.896 ore a 253.004. La CIG straordinaria cresce da 495.312 a 607.401.

In questa situazione - conclude Pupulin - credo si debbano accelerare le misure ancora in ritardo dopo tanti mesi, in particolare quelle che riguardano il sistema di garanzie e le possibilità delle imprese, soprattutto quelle minori, di poter scontare i crediti maturati ma in ritardo di pagamento. Bisogna trasferire le notevoli risorse inutilizzate dai cosiddetti Savino Bond ai fondi di rotazione del Mediocredito e del Frie, che sono risultati gli strumenti più funzionali e apprezzati dal sistema delle imprese regionali.