Pdl: Marin, no unica Doc Friuli,rispettare eccellenze Collio
(ACON) Trieste, 09 mar - COM/AB - "Sull'iniziativa della
Provincia di Udine in riferimento alla creazione di un'unica Doc
Friuli con l'avallo dell'assessore Violino, benissimo ha fatto il
Consorzio Collio, attraverso la sua presidente Patrizia Felluga,
a dichiararsi contrario".
Ad affermarlo, il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin a
seguito della presentazione del Piano Doc Friuli da parte della
Provincia di Udine.
"Non è ammissibile - rileva Marin - che un'iniziativa che
vorrebbe raggruppare tutte le denominazioni di origine
controllata della nostra regione, alla fine venga denominata Doc
Friuli. O siamo tutti quanti in Friuli Venezia Giulia, o i
tentativi della Provincia di Udine e dell'assessore Violino
troveranno forti opposizioni da parte del territorio giuliano".
"Tentare di appropriarsi di un lavoro realizzato da decenni con
grande serietà e professionalità da parte degli operatori
vitivinicoli del Collio è un'operazione fuori luogo e di
bassissima sensibilità territoriale. Il Collio e le sue
eccellenze, con tutto il rispetto per le altre produzioni, non
può e non dovrà essere mai messo sullo stesso livello di una Doc
di Aquileia piuttosto che di Latisana. Anche perché il
disciplinare della Doc Collio è sicuramente più restrittivo
rispetto agli altri in quanto, se all'interno della perpetrazione
Doc esiste una zona di pianura, questa non può essere definita
Collio, a differenza dei Colli Orientali che hanno anche
produzioni di pianura. Vadano pure tranquillamente, se lo
ritengono utile, con la pianura di Aquileia e Latisana".
"Oltretutto - prosegue l'esponente del Pdl - si fa confusione, o
vi è la volontà di mascherare questa iniziativa da parte degli
assessori Macorig e Violino, con l'obiettivo di promuovere il
Friuli e il vino Friulano. Un'unica Doc e la promozione sono due
cose completamente diverse che devono essere gestite su livelli
differenziati, pur dovendo beneficiare di obiettivi comuni, non
solo per il Friuli, bensì per l'intera produzione e per l'intero
territorio del Friuli Venezia Giulia".
"Questa è l'ennesima triste puntata di una gestione del comparto
caratterizzata dall'improvvisazione, dalla mancanza di idee e di
strategia ma, come ho già avuto modo di sottolineare in occasione
del Vinitaly dello scorso anno, si nota anche l'assenza di buon
gusto. Anche la prossima edizione del Vinitaly - conclude Marin -
sembra che sarà caratterizzata dal tentativo di uniformare tutte
le produzioni e, come ho già avuto modo di denunciare, mi auguro
che ci sia una netta inversione di tendenza".