PD-SSk: Gabrovec, riconosciuto valore storico lager di Visco
(ACON) Trieste, 09 mar - COM/AB - Il ministero per i Beni e le
attività culturali ha riconosciuto il valore storico e culturale
della ex caserma Sbaiz, ove era stato allestito durante
l'occupazione italiana della Slovenia tra il 1942 e 1943 un campo
d'internamento per la popolazione civile. Nel lager furono
rinchiuse più di tremila persone, tra le quali almeno un
centinaio tra donne e bambini, con venticinque vittime in soli
pochi mesi di prigionia. Da notare che la decisione, arrivata a
distanza di diversi anni dalle prime richieste di vincolo, è in
netta controtendenza a quelli che erano gli auspici e le attese
dell'attuale amministrazione comunale di Visco, che aveva invece
ritenuto l'area priva di ogni valore storico.
Esprime soddisfazione per l'importante riconoscimento il
consigliere regionale del PD-Slovenska skupnost Igor Gabrovec,
che già a fine 2008 aveva portato all'attenzione dell'Aula la
preoccupazione di veder spazzata via un'importante traccia del
travagliato passato della nostra regione.
La direzione dei Beni culturali e paesaggistici del FVG, che fa
capo al ministero, ha ritenuto di giudicare storicamente
fondamentale il patrimonio rappresentato dal campo di prigionia
fascista, che è al contempo una delle poche tracce di questo tipo
rimaste sul territorio nazionale. Si era speso a favore della
tutela storico-culturale dell'ex caserma Sbaiz anche Boris Pahor,
vivo testimone di una delle pagine più oscure del Novecento, che
visitando il campo un anno fa diede eco nazionale al progetto di
valorizzazione. Il timore maggiore era di vedere trasformata
tutta l'area in un'enorme speculazione urbanistico-edilizia,
facendo così piazza pulita di un luogo della Memoria.
Se oggi possiamo parlare di valorizzazione storica e museale del
campo di concentramento di Visco - aggiunge Gabrovec - lo
dobbiamo sopratutto alla caparbia insistenza di Ferruccio Tassin,
che in tutti questi anni si è dedicato anima e corpo a sostenere
la necessità di elevare i ruderi dell'ex caserma a monumento di
valenza nazionale. Innumerevoli sono, infatti, i suoi interventi
sulla stampa, il coinvolgimento di politici e intelettuali, i
richiami alle autorità slovene e non da ultimo il pressing
pressoché costante sull'Amministrazione comunale di Visco.
Il riconoscimento storico del ex campo di concentramento di Visco
- conclude Gabrovec - resta comunque solo il primo passo verso la
sua effettiva trasformazione in struttura museale da dedicare
sopratutto all'informazione e all'educazione delle giovani
generazioni. Per far maturare questo progetto ci vorranno
finanziamenti di una certa consistenza, da ricercare sopratutto a
livello europeo. Va intesa anche in questo senso la recente
visita dell'eurodeputato Debora Serracchiani, che si è impegnata
a verificare la possibilità di accedere a qualche bando o
programma comunitario.