Pdl: Galasso, avviato cambiamento del sistema sanitario
(ACON) Trieste, 09 mar - COM/AB - "Abbiamo avviato un percorso
di cambiamento nel sistema sanitario. Nel Piano sanitario
regionale abbiamo saputo mantenere le eccellenze e siamo riusciti
a fare quelle cose di cui c'è bisogno, dando risposte a quelle
necessità che spesso vanno a colpire le fasce più deboli. Il
Piano approvato in Commissione risulta implementato rispetto al
dato iniziale e continueremmo ad andare avanti rispetto a questa
programmazione sanitaria nell'interesse della comunità
regionale".
A dichiararlo è il capogruppo consiliare regionale del Pdl
Daniele Galasso in riferimento al Piano sociosanitario regionale
2010-2012.
"Nella sanità che abbiamo ereditato dal governo di centrosinistra
eravamo abituati a un trend di crescita della spesa di 100
milioni all'anno. Avevamo un servizio esaustivo di quelli che
erano i bisogni nuovi? Dobbiamo dire di no. Si prevedeva un
aggiornamento della scansione dei servizi in base alla nuova
domanda di salute? Dobbiamo dire ancora di no. Quando siamo
andati sul territorio abbiamo trovato una serie infinita di
carenze. Sul versante ospedaliero carenze di posti letto per post
acuti, per intensivi e semi intensivi, stati vegetativi e
impossibilità nel garantire tempi di attesa. Sul territorio
abbiamo trovato carenza di posti etto negli hospice, Rsa, nella
cura della salute mentale, carenze in tutta l'area della
prevenzione e nell'infermieristica domiciliare. Questa è la
sanità che abbiamo ereditato".
"Gli effetti di cinque anni di governo del centrosinistra hanno
prodotto solo una continua crescita dei costi. Questa è la sanità
che ci hanno lasciato e su questa sanità siamo dovuti
intervenire".
"Abbiamo fatto ora - conclude Galasso - quello che avreste dovuto
fare voi. Abbiamo cambiato quelle cose che sono obsolete rispetto
alle esigenze del territorio, ne abbiamo aggiunte altre e
innovative per dare risposte alle richieste che sono cambiate.
Abbiamo anche fatto la scelta di rivedere un sistema di
finanziamento che era diseducativo al massimo. Stiamo costruendo
una programmazione sulla sanità adeguata ai bisogni di questa
popolazione".