Idv: Agnola, no a discriminazioni sul tipo di famiglia
(ACON) Trieste, 10 mar - COM/AB - Il consigliere regionale
dell'Italia dei valori Enio Agnola, in merito alle modifiche alle
leggi sui servizi per la prima infanzia e la famiglia, ritiene
che "quando si ragiona in termini di sostegno ai minori non si
può fare alcuna discriminazione sul tipo di famiglia che si va a
considerare".
Il riferimento è alla modifica all'articolo 2 della legge
11/2006, nel quale si indicano le famiglie in possesso dei
requisiti dell'art. 29 della Costituzione (famiglia fondata sul
matrimonio) come prioritarie nella ricezione degli interventi.
"Riteniamo - spiega Agnola - che l'unica pregiudiziale che deve
intervenire, essendo le risorse non infinite, sia quella che
riguarda la capacità di reddito dei richiedenti".
Agnola ribadisce anche la posizione di non imporre alcuna
limitazione per i beneficiari per quanto riguarda i tempi di
residenza. "Chiediamo con forza - aggiunge il consigliere - che
siano messe nuove risorse per gli investimenti nel settore della
prima infanzia per permettere nuovi asili nido. Siamo favorevoli
all'ampliamento dei servizi alla prima infanzia, anche attraverso
iniziative imprenditoriali, purché questo percorso non comporti
uno scadimento di professionalità e sicurezza dei luoghi di
servizio".
"La semplificazione - conclude Agnola - pur doverosa, deve essere
accompagnata da precisi controlli nei termini rispetto all'inizio
dell'attività e degli adeguamenti delle strutture non più in
regola".
Il consigliere confida infine che nel percorso legislativo del
provvedimento possa essere recuperata appieno la figura del
tutore dei minori.