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Idv: Agnola, no a discriminazioni sul tipo di famiglia

10.03.2010
17:32
(ACON) Trieste, 10 mar - COM/AB - Il consigliere regionale dell'Italia dei valori Enio Agnola, in merito alle modifiche alle leggi sui servizi per la prima infanzia e la famiglia, ritiene che "quando si ragiona in termini di sostegno ai minori non si può fare alcuna discriminazione sul tipo di famiglia che si va a considerare".

Il riferimento è alla modifica all'articolo 2 della legge 11/2006, nel quale si indicano le famiglie in possesso dei requisiti dell'art. 29 della Costituzione (famiglia fondata sul matrimonio) come prioritarie nella ricezione degli interventi. "Riteniamo - spiega Agnola - che l'unica pregiudiziale che deve intervenire, essendo le risorse non infinite, sia quella che riguarda la capacità di reddito dei richiedenti".

Agnola ribadisce anche la posizione di non imporre alcuna limitazione per i beneficiari per quanto riguarda i tempi di residenza. "Chiediamo con forza - aggiunge il consigliere - che siano messe nuove risorse per gli investimenti nel settore della prima infanzia per permettere nuovi asili nido. Siamo favorevoli all'ampliamento dei servizi alla prima infanzia, anche attraverso iniziative imprenditoriali, purché questo percorso non comporti uno scadimento di professionalità e sicurezza dei luoghi di servizio".

"La semplificazione - conclude Agnola - pur doverosa, deve essere accompagnata da precisi controlli nei termini rispetto all'inizio dell'attività e degli adeguamenti delle strutture non più in regola". Il consigliere confida infine che nel percorso legislativo del provvedimento possa essere recuperata appieno la figura del tutore dei minori.