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Citt: Colussi, Villa Manin cattedrale nel deserto

11.03.2010
12:06
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/AB - Investire in cultura significa anche ampliare le potenzialità turistiche di un territorio. Prendiamo a esempio Villa Manin che, con la mostra "L'età di Coubert e Monet", ha portato a Passariano 120 mila persone. Un risultato sicuramente importante. Andrebbe tutto bene se oltre a godere dei capolavori d'arte ci fosse una vera offerta turistica e una efficiente rete di infrastrutture. Purtroppo, però, non è così.

La critica viene mossa da Piero Colussi, consigliere regionale del Cittadini, che ritiene indispensabile programmare azioni efficaci, valorizzando anche le competenze dei privati per stimolarne gli investimenti. E' del tutto evidente che Villa Manin, uno dei siti architettonici più prestigiosi della regione, è una vera e propria cattedrale nel deserto.

Colussi aveva già chiesto alla Giunta, attraverso un ordine del giorno, di garantire i necessari interventi di restauro, completamento e miglioria del complesso architettonico e dell'annesso parco e oggi ritorna sull'argomento con tre proposte: un piano triennale di investimenti per riportare la Villa agli antichi splendori; la pedonalizzazione dell'intero complesso dogale con la realizzazione del percorso stradale a sud; un progetto per far sì che la Villa possa rappresentare un importante veicolo di promozione dell'immagine dell'intero Friuli Venezia Giulia con significative ricadute anche sul piano economico, oltre che su quello più squisitamente culturale.

"Purtroppo, la mancanza di infrastrutture e il degrado dello storico manufatto è sotto gli occhi di tutti - commenta Colussi - e poiché la sola residenza del Doge con il suo magnifico parco rappresentano da sempre una forte attrattiva, non può essere trascurato. I grandi investimenti che la Regione ha fatto affidando a Marco Goldin la direzione artistica delle mostre deve però andare di pari passo con un adeguato programma di accoglienza per i turisti. Dove dormono i visitatori? Dove mangiano? Dove possono acquistare i prodotti del territorio? Domande che evidenziano i punti molti scuri e i pochi chiari dell'offerta: è evidente, infatti, che il flusso turistico è del tipo mordi e fuggi che ben poco lascia sul territorio. In altre zone d'Italia, il valore economico generato da eventi culturali ha prodotto dei risultati sorprendenti. Bisognerebbe provarci".