PD-SSk: Gabrovec, imbrattare cartelli stradali è deplorevole
(ACON) Trieste, 12 mar - COM/DT - "Imbrattare i cartelli
stradali è un atto incivile e quindi deplorevole sotto ogni punto
di vista. I vandali non hanno colore politico e nazionalità, sono
semplicemente degli idioti che più o meno incoscientemente
colpiscono il patrimonio pubblico e, nel caso specifico delle
scritte in italiano cancellate, innescano risentimenti di altro
tipo con effetti ben più gravi".
Condanna senza mezzi termini gli atti vandalici di quest'ultimo
periodo che hanno visto danneggiati parecchi cartelli stradali
(con la cancellazione dei toponimi italiani) nei comuni di
Stregna, San Leonardo e Savogna, il consigliere regionale del
PD-SSk Igor Gabrovec.
"Sono azioni alle quali a Trieste e Gorizia, in tutti i decenni
del Dopoguerra, siamo ben che abituati - annota il rappresentante
della Slovenska skupnost - e che hanno visto sostanzialmente
sempre imbrattate le versioni slovene dei toponimi, come anche i
monumenti ai caduti, le targhe di intitolazione delle scuole con
lingua d'insegnamento slovena, i portoni delle sedi delle
organizzazioni slovene. Mai è successo che qualcuno sia stato
preso con le mani nel sacco, anche se le firme sotto i misfatti
erano spesso ben chiare e politicamente leggibili, continua il
consigliere.
"Questi atti vanno quindi condannati senza alcuna reticenza
perché inaccettabili a prescindere da chi li commette. Non va
accettata nemmeno - annota ancora - una qualche possibile ricerca
del rapporto causa-effetto: chi offende la lingua, la cultura e
la storia altrui dimostra semplicemente la propria incapacità di
accettare e relazionarsi con l'altro. A dire il vero un dubbio si
pone ed è quello di veder affiorare alcune vecchie abitudini
riconducibili ai tempi della cosiddetta strategia della tensione,
quando le provocazioni venivano mon solo tollerate, ma
addirittura stimolate".
Un ultimo appunto Gabrovec lo rivolge al collega del Pdl Roberto
Novelli rispetto ad alcune sue affermazioni sulla stampa. "La
presenza della comunità linguistica slovena - sottolinea - non si
può in alcun modo numericamente equiparare ai voti ottenuti dal
solo partito Slovenska skupnost, che è peraltro come la sola
formazione politica storicamente radicata nella provincia di
Udine.
"E' infatti risaputo a tutti (o quasi) - conclude Gabrovec - che
a differenza di quel che accade per la SVP in Alto Adige, gli
appartenenti alla comunità slovena hanno da sempre votato per
tutta una serie di formazioni politiche perlopiù del
centrosinistra o moderate, anche se ultimante si rilevano alcuni
spostamenti del consenso elettorale anche verso i partiti del
centrodestra".