V Comm: Garlatti sentito su un incarico direttore regionale
(ACON) Trieste, 16 mar - DT - "E' mia intenzione proporre
all'Esecutivo di sospendere l'iter concorsuale in oggetto e ogni
procedura di questo tipo". Ha risposto così, dinanzi alla V
Commissione consiliare presieduta da Roberto Marin (Pdl),
l'assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti. E lo ha fatto
replicando al PD che ne aveva chiesto l'audizione su un argomento
ben preciso, il bando di concorso per il conferimento
dell'incarico di direttore degli Affari internazionali e
integrazione europea.
"Intendiamo avviare la riorganizzazione complessiva della
macchina regionale, è una proposta che formalizzeremo nella
prossima seduta di Giunta - ha spiegato l'assessore - e proprio
in considerazione di questo percorso di verifica, riterrei poco
opportuno completare nuovi inserimenti senza aver prima definito
il quadro totale.
"Abbiamo l'esigenza di rimettere a posto diversi uffici e
servizi, ed è imminente un percorso di rafforzamento di quelle
strutture che presentano debolezze organizzative.
"Riguardo al bando di concorso, sono arrivate sei domande di
partecipazione, un numero piuttosto alto essendo molto specifico
il tipo di servizio. A ogni modo - ha chiosato Garlatti - i
provvedimenti si fanno in via generale, non c'è alcun tipo di
allineamento politico.
Soddisfatti, anche se non del tutto, della risposta
dell'assessore i consiglieri del PD. La Giunta posticipa ogni
decisione, l'obiettivo è stato raggiunto - ha dichiarato Mauro
Travanut.
Per Franco Iacop procrastinare ancora la selezione di dirigenti
in quella Direzione è preoccupante: è l'unica struttura a non
avere il direttore centrale, eppure deve gestire i fondi europei,
le politiche transfrontaliere.
Se governata bene - ha ribadito Franco Brussa - è una struttura
che dà alto profilo all'immagine della Regione. Il blocco del
concorso va bene, ma il problema rimane: bandiamolo
immediatamente, uno vero però, per non penalizzare una Direzione
già in sofferenza. E chi predispone atti incoerenti se ne assuma
la responsabilità.
Nel nostro come nel vostro programma il riferimento alle
politiche comunitarie come leva dello sviluppo del Friuli Venezia
Giulia c'era - ha affermato Alessandro Tesini. Essere preoccupati
che quell'ufficio funzioni bene, che le scelte siano fatte in
modo oculato, ci pare responsabile. Ogni scelta, infatti, si
riverbera su Bruxelles.
Quello che sta succedendo dentro quella Direzione deve fare
intervenire l'Esecutivo - ha annotato Igor Kocijancic, della
SA-PRC. Mi pare stia succedendo qualcosa di anomalo.
Infine, il commento del presidente Marin. Sarebbe importante che
per quel posto, per le capacità che richiede, si prendesse in
considerazione, nel bando di concorso, anche il documento sulle
linee di indirizzo sulle politiche internazionali approvato dal
Consiglio regionale.
(immagini tv)