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V Comm: Garlatti sentito su un incarico direttore regionale

16.03.2010
12:03
(ACON) Trieste, 16 mar - DT - "E' mia intenzione proporre all'Esecutivo di sospendere l'iter concorsuale in oggetto e ogni procedura di questo tipo". Ha risposto così, dinanzi alla V Commissione consiliare presieduta da Roberto Marin (Pdl), l'assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti. E lo ha fatto replicando al PD che ne aveva chiesto l'audizione su un argomento ben preciso, il bando di concorso per il conferimento dell'incarico di direttore degli Affari internazionali e integrazione europea.

"Intendiamo avviare la riorganizzazione complessiva della macchina regionale, è una proposta che formalizzeremo nella prossima seduta di Giunta - ha spiegato l'assessore - e proprio in considerazione di questo percorso di verifica, riterrei poco opportuno completare nuovi inserimenti senza aver prima definito il quadro totale.

"Abbiamo l'esigenza di rimettere a posto diversi uffici e servizi, ed è imminente un percorso di rafforzamento di quelle strutture che presentano debolezze organizzative.

"Riguardo al bando di concorso, sono arrivate sei domande di partecipazione, un numero piuttosto alto essendo molto specifico il tipo di servizio. A ogni modo - ha chiosato Garlatti - i provvedimenti si fanno in via generale, non c'è alcun tipo di allineamento politico.

Soddisfatti, anche se non del tutto, della risposta dell'assessore i consiglieri del PD. La Giunta posticipa ogni decisione, l'obiettivo è stato raggiunto - ha dichiarato Mauro Travanut.

Per Franco Iacop procrastinare ancora la selezione di dirigenti in quella Direzione è preoccupante: è l'unica struttura a non avere il direttore centrale, eppure deve gestire i fondi europei, le politiche transfrontaliere.

Se governata bene - ha ribadito Franco Brussa - è una struttura che dà alto profilo all'immagine della Regione. Il blocco del concorso va bene, ma il problema rimane: bandiamolo immediatamente, uno vero però, per non penalizzare una Direzione già in sofferenza. E chi predispone atti incoerenti se ne assuma la responsabilità. Nel nostro come nel vostro programma il riferimento alle politiche comunitarie come leva dello sviluppo del Friuli Venezia Giulia c'era - ha affermato Alessandro Tesini. Essere preoccupati che quell'ufficio funzioni bene, che le scelte siano fatte in modo oculato, ci pare responsabile. Ogni scelta, infatti, si riverbera su Bruxelles.

Quello che sta succedendo dentro quella Direzione deve fare intervenire l'Esecutivo - ha annotato Igor Kocijancic, della SA-PRC. Mi pare stia succedendo qualcosa di anomalo.

Infine, il commento del presidente Marin. Sarebbe importante che per quel posto, per le capacità che richiede, si prendesse in considerazione, nel bando di concorso, anche il documento sulle linee di indirizzo sulle politiche internazionali approvato dal Consiglio regionale.

(immagini tv)