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V Comm: illustrato pdl su mantenimento circoscrizioni

16.03.2010
16:45
(ACON) Trieste, 16 mar - DT - Un unico articolo firmato da tutto il gruppo del Pdl per salvare le circoscrizioni. A illustrarlo alla V Commissione consiliare, presieduta da Roberto Marin (Pdl), Antonio Pedicini, primo firmatario della norma. Tutto inizia con la Finanziaria 2008 dello Stato che ha modificato l'assetto stesso di questo organo di rappresentanza sul territorio: solo i Comuni con popolazione superiore ai 250 mila abitanti, ha stabilito il Parlamento, articolano il loro territorio con le circoscrizioni mentre quelli con popolazione tra i 100 e i 250 mila possono farlo. E comunque, la popolazione media delle circoscrizioni non può essere inferiore a 30 mila abitanti.

Di conseguenza, la modifica introdotta a livello nazionale comporta la soppressione delle circoscrizioni a Udine, Pordenone e Gorizia. Ne rimane fuori Trieste.

E allora, sulla base della potestà legislativa primaria di cui gode la nostra Regione in questa materia, riteniamo necessario intervenire - ha sottolineato Pedicini - per riaffermare che le circoscrizioni in Friuli Venezia Giulia hanno sempre ben operato, hanno svolto un ruolo primario di ascolto e di riferimento costruttivo per chi risiede nei quartieri, che ora non potrà che ricorrere direttamente al Comune. Il che vuol dire appesantimento dell'attività del municipio, rapporti più complicati tra cittadini e amministrazione, e un conseguente, probabile allontanamento della popolazione alla partecipazione della vita cittadina.

Siamo di fronte a un demagogico taglio dei costi della politica introdotto dal governo Prodi. E comunque - ha concluso - quelli veri stanno altrove e non si possono colpire sempre i più deboli.

Nello specifico, sono quattro i commi dell'articolo. Il primo stabilisce che i Comuni capoluogo di provincia e quelli con popolazione superiore a 50 mila abitanti possano istituire le circoscrizioni quali organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione dei servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal Comune.

Organizzazione e funzioni vengono disciplinate dallo Statuto comunale, mentre un regolamento stabilirà gli eventuali compensi dei consiglieri.

Soltanto i Comuni capoluogo di provincia potranno prevedere (sempre attraverso lo Statuto) particolari e più accentuate forme di autonomia organizzativa e funzionale. Spetterà al Consiglio comunale, a maggioranza assoluta, farlo. Così come l'assemblea, infine, potrà anche deliberare la revisione della delimitazione territoriale delle circoscrizioni.

La Commissione sentirà il parere dell'ANCI sul provvedimento giovedì 25 marzo.

(immagini tv)