V Comm: illustrato pdl su mantenimento circoscrizioni
(ACON) Trieste, 16 mar - DT - Un unico articolo firmato da
tutto il gruppo del Pdl per salvare le circoscrizioni. A
illustrarlo alla V Commissione consiliare, presieduta da Roberto
Marin (Pdl), Antonio Pedicini, primo firmatario della norma.
Tutto inizia con la Finanziaria 2008 dello Stato che ha
modificato l'assetto stesso di questo organo di rappresentanza
sul territorio: solo i Comuni con popolazione superiore ai 250
mila abitanti, ha stabilito il Parlamento, articolano il loro
territorio con le circoscrizioni mentre quelli con popolazione
tra i 100 e i 250 mila possono farlo. E comunque, la popolazione
media delle circoscrizioni non può essere inferiore a 30 mila
abitanti.
Di conseguenza, la modifica introdotta a livello nazionale
comporta la soppressione delle circoscrizioni a Udine, Pordenone
e Gorizia. Ne rimane fuori Trieste.
E allora, sulla base della potestà legislativa primaria di cui
gode la nostra Regione in questa materia, riteniamo necessario
intervenire - ha sottolineato Pedicini - per riaffermare che le
circoscrizioni in Friuli Venezia Giulia hanno sempre ben operato,
hanno svolto un ruolo primario di ascolto e di riferimento
costruttivo per chi risiede nei quartieri, che ora non potrà che
ricorrere direttamente al Comune. Il che vuol dire appesantimento
dell'attività del municipio, rapporti più complicati tra
cittadini e amministrazione, e un conseguente, probabile
allontanamento della popolazione alla partecipazione della vita
cittadina.
Siamo di fronte a un demagogico taglio dei costi della politica
introdotto dal governo Prodi. E comunque - ha concluso - quelli
veri stanno altrove e non si possono colpire sempre i più deboli.
Nello specifico, sono quattro i commi dell'articolo. Il primo
stabilisce che i Comuni capoluogo di provincia e quelli con
popolazione superiore a 50 mila abitanti possano istituire le
circoscrizioni quali organismi di partecipazione, di
consultazione e di gestione dei servizi di base, nonché di
esercizio delle funzioni delegate dal Comune.
Organizzazione e funzioni vengono disciplinate dallo
Statuto comunale, mentre un regolamento stabilirà gli eventuali
compensi dei consiglieri.
Soltanto i Comuni capoluogo di provincia potranno prevedere
(sempre attraverso lo Statuto) particolari e più accentuate forme
di autonomia organizzativa e funzionale. Spetterà al Consiglio
comunale, a maggioranza assoluta, farlo. Così come l'assemblea,
infine, potrà anche deliberare la revisione della delimitazione
territoriale delle circoscrizioni.
La Commissione sentirà il parere dell'ANCI sul provvedimento
giovedì 25 marzo.
(immagini tv)