PD: Brussa, Garlatti chiarisca linee Giunta sul personale
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/AB - Trovo del tutto sbagliata e
fuorviante a soluzione comunicata in V Commissione dall'assessore
Galatti di sospendere le procedure per il conferimento
dell'incarico di direttore di servizio affari internazionali.
E' quanto afferma il consigliere regionale del PD Franco Brussa,
che aggiunge.
L'assessore Garlatti ha infatti comunicato di aver sospeso quelle
procedure, come peraltro qualsiasi altro concorso in atto, per
far rientrare tutto in una nuova e più organica strategia che la
Giunta regionale intende predisporre a breve e che riguarda un
riassetto complessivo delle direzioni regionali e degli incarichi
in esse presenti.
Brussa contesta l'aver inserito il blocco delle procedure per
l'incarico di direttore del servizio affari internazionali, data
l'urgente necessità di coprire quel ruolo considerato che presso
la direzione centrale relazioni internazioni e comunitarie sono
diverse le posizioni mancanti. Una direzione - precisa
l'esponente del PD - retta da un vicedirettore centrale e appunto
priva di un direttore di servizio, dopo che peraltro si è deciso
di accorpare alcuni servizi precedentemente operanti.
La mole di lavoro che viene richiesta in quella direzione, che
deve tra l'altro dare attuazione a tutti i programmi comunitari e
ai relativi bandi e finanziamenti, già oggi richiede alla
struttura un impegno notevole. Non completarne i ruoli direttivi
è un errore, anche perché oggi vengono svolti impropriamente da
persone esterne all'Amministrazione prive di quella specifica
professionalità che il ruolo richiede.
Brussa ricorda come effettivamente il collega Travanut con
un'interrogazione avesse chiesto di modificare i contenuti del
bando per il conferimento dell'incarico in questione, ma perché
quel conteneva errori grossolani che erano riferiti sia al
diploma di laurea richiesto, limitato a un solo corso di laurea,
sia per la specificità di alcuni altri criteri specificati nel
bando che potevano preludere a un provvedimento tagliato su
misura per un unico candidato.
Si chiedeva dunque di ampliare la possibilità dei partecipanti e
riaprire i termini. La soluzione data dall'assessore non risolve
il problema, anzi, lo complica. Ci auguriamo che domani
(mercoledì 17 marzo) - conclude Brussa - l'assessore Garlatti
sappia fornire alla I Commissione una serie di elementi che
consentano al Consiglio regionale e in generale all'opinione
pubblica di capire quale strada intende imboccare questa Giunta
sul futuro del personale regionale.