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PD: Brussa, Garlatti chiarisca linee Giunta sul personale

16.03.2010
18:00
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/AB - Trovo del tutto sbagliata e fuorviante a soluzione comunicata in V Commissione dall'assessore Galatti di sospendere le procedure per il conferimento dell'incarico di direttore di servizio affari internazionali.

E' quanto afferma il consigliere regionale del PD Franco Brussa, che aggiunge.

L'assessore Garlatti ha infatti comunicato di aver sospeso quelle procedure, come peraltro qualsiasi altro concorso in atto, per far rientrare tutto in una nuova e più organica strategia che la Giunta regionale intende predisporre a breve e che riguarda un riassetto complessivo delle direzioni regionali e degli incarichi in esse presenti.

Brussa contesta l'aver inserito il blocco delle procedure per l'incarico di direttore del servizio affari internazionali, data l'urgente necessità di coprire quel ruolo considerato che presso la direzione centrale relazioni internazioni e comunitarie sono diverse le posizioni mancanti. Una direzione - precisa l'esponente del PD - retta da un vicedirettore centrale e appunto priva di un direttore di servizio, dopo che peraltro si è deciso di accorpare alcuni servizi precedentemente operanti.

La mole di lavoro che viene richiesta in quella direzione, che deve tra l'altro dare attuazione a tutti i programmi comunitari e ai relativi bandi e finanziamenti, già oggi richiede alla struttura un impegno notevole. Non completarne i ruoli direttivi è un errore, anche perché oggi vengono svolti impropriamente da persone esterne all'Amministrazione prive di quella specifica professionalità che il ruolo richiede.

Brussa ricorda come effettivamente il collega Travanut con un'interrogazione avesse chiesto di modificare i contenuti del bando per il conferimento dell'incarico in questione, ma perché quel conteneva errori grossolani che erano riferiti sia al diploma di laurea richiesto, limitato a un solo corso di laurea, sia per la specificità di alcuni altri criteri specificati nel bando che potevano preludere a un provvedimento tagliato su misura per un unico candidato.

Si chiedeva dunque di ampliare la possibilità dei partecipanti e riaprire i termini. La soluzione data dall'assessore non risolve il problema, anzi, lo complica. Ci auguriamo che domani (mercoledì 17 marzo) - conclude Brussa - l'assessore Garlatti sappia fornire alla I Commissione una serie di elementi che consentano al Consiglio regionale e in generale all'opinione pubblica di capire quale strada intende imboccare questa Giunta sul futuro del personale regionale.