In Consiglio assemblea annuale delle associazioni femminili
(ACON) Trieste, 17 mar - DT - "Ogni giorno cresce in me la
consapevolezza che nel mondo della politica, delle istituzioni,
dell'economia, ci sia l'urgente necessità di avere più donne.
Oggi nella società manca un'altra visione, un altro modo di
affrontare e risolvere i problemi".
Ha aperto così, nell'Aula del Consiglio regionale, a Trieste,
l'assemblea annuale delle associazioni e dei movimenti delle
donne il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia
Edouard Ballaman. Un appuntamento cui erano presenti l'assessore
al Lavoro con delega alle Pari opportunità Alessia Rosolen e la
presidente della Commissione Pari opportunità Santa Zannier.
A essere invitate le consigliere di parità, le Commissioni e le
referenti di pari opportunità degli enti locali, le
rappresentanti delle associazioni e dei movimenti femminili,
delle organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori, dei
movimenti femminili delle formazioni politiche.
"La crisi economica mondiale - ha annotato il presidente Ballaman
- avrà nei prossimi mesi ancora dei colpi di coda, soprattutto
per quel che riguarda l'occupazione. Crisi come quella della
Safilo, del distretto del mobile del Pordenonese, della sedia nel
Manzanese, e altre situazioni difficili hanno visto molte donne
perdere il loro posto di lavoro. A loro va il nostro augurio, e
il nostro pensiero.
"E poi, per tornare al binomio donne-politica, questa potrebbe
essere una giornata importante: si sta discutendo di una norma
sulla riforma elettorale in Commissione, l'attenzione è anche
sulle quote rosa, avete l'occasione di poter dire la vostra per
affermare se sia opportuno o meno mantenerle, o se invece - ha
concluso Ballaman - vi sentite la forza di portare avanti una
politica senza differenze e senza discriminazioni".
"Nella legge del 2007 era stata riconosciuta la difficoltà delle
donne a entrare in politica. Oggi, con ipocrisia tutta maschile,
ci dicono che abbiamo bisogno di un provvedimento che attesti la
nostra bravura e preparazione: ma questi principi di meritocrazia
non sono stati applicati ai candidati maschi - ha ribattuto
Santina Zannier. Allora - ha proseguito - le donne sarebbero
tutte scarse e impreparate se in Consiglio ne sono presenti
soltanto tre, e non è un buon esempio di democrazia compiuta. E'
necessario mobilitarsi per creare una leadership femminile ed è
fondamentale essere ascoltate, anche in audizione, su questi
argomenti. Una soluzione? La presenza al 50% nelle liste di
candidati e un voto che istituisca la doppia rappresentanza di
genere.
"L'assemblea - ha concluso - non ha soltanto un valore rituale ma
ha un significato reale, propositivo. Voi associazioni siete il
collegamento con il territorio, senza questo non si possono
portare a termine programmi, obiettivi".
Nell'occasione è stato presentato il programma delle attività del
2010. Che prevede il completamento di un progetto del 2009,
"Costruiamo la nostra città", una ricerca dell'università di
Trieste sulla vivibilità dei nostri centri. Uno studio - ha
spiegato la Zannier - che andremo a presentare sul territorio e
che vede protagonisti i sei più grossi Comuni del Friuli Venezia
Giulia. Si parte da Trieste, a fine mese.
Ancora: un tavolo regionale con enti e associazioni sulla
violenza alle donne, un convegno sulle varie tipologie di asili
nido (con la richiesta di un ampliamento delle fasce orarie), e -
in sintonia con l'anno europeo della lotta a povertà e
all'esclusione sociale - l'indagine sulle famiglie monoparentali
(separati, single, anziani) con l'obiettivo di proporre alla
Regione strumenti legislativi specifici.
E poi un convegno (probabilmente tra maggio e giugno) sul tema
della formazione tecnica delle ragazze nelle scuole superiori e
la proposta di progettare un archivio per la memoria delle donne
della regione.
Infine, sono stati richiamati i dati relativi al monitoraggio su
"Donne e politica" realizzato dal Corecom durante la campagna
elettorale dell'anno scorso.
(foto; immagini tv)