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In Consiglio assemblea annuale delle associazioni femminili

17.03.2010
17:02
(ACON) Trieste, 17 mar - DT - "Ogni giorno cresce in me la consapevolezza che nel mondo della politica, delle istituzioni, dell'economia, ci sia l'urgente necessità di avere più donne. Oggi nella società manca un'altra visione, un altro modo di affrontare e risolvere i problemi".

Ha aperto così, nell'Aula del Consiglio regionale, a Trieste, l'assemblea annuale delle associazioni e dei movimenti delle donne il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia Edouard Ballaman. Un appuntamento cui erano presenti l'assessore al Lavoro con delega alle Pari opportunità Alessia Rosolen e la presidente della Commissione Pari opportunità Santa Zannier.

A essere invitate le consigliere di parità, le Commissioni e le referenti di pari opportunità degli enti locali, le rappresentanti delle associazioni e dei movimenti femminili, delle organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori, dei movimenti femminili delle formazioni politiche.

"La crisi economica mondiale - ha annotato il presidente Ballaman - avrà nei prossimi mesi ancora dei colpi di coda, soprattutto per quel che riguarda l'occupazione. Crisi come quella della Safilo, del distretto del mobile del Pordenonese, della sedia nel Manzanese, e altre situazioni difficili hanno visto molte donne perdere il loro posto di lavoro. A loro va il nostro augurio, e il nostro pensiero.

"E poi, per tornare al binomio donne-politica, questa potrebbe essere una giornata importante: si sta discutendo di una norma sulla riforma elettorale in Commissione, l'attenzione è anche sulle quote rosa, avete l'occasione di poter dire la vostra per affermare se sia opportuno o meno mantenerle, o se invece - ha concluso Ballaman - vi sentite la forza di portare avanti una politica senza differenze e senza discriminazioni".

"Nella legge del 2007 era stata riconosciuta la difficoltà delle donne a entrare in politica. Oggi, con ipocrisia tutta maschile, ci dicono che abbiamo bisogno di un provvedimento che attesti la nostra bravura e preparazione: ma questi principi di meritocrazia non sono stati applicati ai candidati maschi - ha ribattuto Santina Zannier. Allora - ha proseguito - le donne sarebbero tutte scarse e impreparate se in Consiglio ne sono presenti soltanto tre, e non è un buon esempio di democrazia compiuta. E' necessario mobilitarsi per creare una leadership femminile ed è fondamentale essere ascoltate, anche in audizione, su questi argomenti. Una soluzione? La presenza al 50% nelle liste di candidati e un voto che istituisca la doppia rappresentanza di genere.

"L'assemblea - ha concluso - non ha soltanto un valore rituale ma ha un significato reale, propositivo. Voi associazioni siete il collegamento con il territorio, senza questo non si possono portare a termine programmi, obiettivi".

Nell'occasione è stato presentato il programma delle attività del 2010. Che prevede il completamento di un progetto del 2009, "Costruiamo la nostra città", una ricerca dell'università di Trieste sulla vivibilità dei nostri centri. Uno studio - ha spiegato la Zannier - che andremo a presentare sul territorio e che vede protagonisti i sei più grossi Comuni del Friuli Venezia Giulia. Si parte da Trieste, a fine mese.

Ancora: un tavolo regionale con enti e associazioni sulla violenza alle donne, un convegno sulle varie tipologie di asili nido (con la richiesta di un ampliamento delle fasce orarie), e - in sintonia con l'anno europeo della lotta a povertà e all'esclusione sociale - l'indagine sulle famiglie monoparentali (separati, single, anziani) con l'obiettivo di proporre alla Regione strumenti legislativi specifici.

E poi un convegno (probabilmente tra maggio e giugno) sul tema della formazione tecnica delle ragazze nelle scuole superiori e la proposta di progettare un archivio per la memoria delle donne della regione.

Infine, sono stati richiamati i dati relativi al monitoraggio su "Donne e politica" realizzato dal Corecom durante la campagna elettorale dell'anno scorso.

(foto; immagini tv)