PD: Menis, sostenere referendum contro privatizzazione acqua
(ACON) Trieste, 22 mar - COM/ET - E' necessario un sostegno
deciso alle realtà regionali che si stanno muovendo per rimettere
la gestione dell'acqua in mani pubbliche.
Così Paolo Menis (PD), primo firmatario di una mozione per la
dichiarazione dell'acqua come bene non economicamente rilevante,
bocciata negli scorsi mesi dal Consiglio regionale. "Una brutta
azione politica - commenta il consigliere - compiuta da alcuni
schieramenti che, in sede nazionale, si sono sempre detti
contrari alla privatizzazione, ma in Aula hanno cambiato idea.
"Dietro la scelta del Governo di privatizzare la gestione
dell'acqua - prosegue l'esponente del PD - si nasconde un
pericolo gravissimo per i cittadini, che vedranno aumentare le
bollette e potranno dire addio alle politiche di risparmio
idrico.
"Oltre ad aver già dimostrato la loro inefficienza a livello
nazionale ed europeo - continua Menis - le gestioni private
finiranno inevitabilmente per favorire i grandi consumatori di
acqua, ovvero agricoltura e industria che insieme ne utilizzano
l'85% e sono i settori in cui si concentrano i maggiori sprechi.
In un'ottica di fare profitto, saranno infatti previsti degli
sconti quantità con buona pace di chi per anni ha cercato di
promuovere un uso consapevole e parsimonioso di questa risorsa.
"Il provvedimento di legge nazionale - sostiene l'esponente
dell'opposizione - trasforma l'acqua in un bene dal quale trarre
profitto, ma con un'ulteriore peculiarità che lo rende ancora più
attrattivo per le grandi lobbie. La domanda è scarsamente
elastica, quindi le aziende che vinceranno gli appalti potranno
tranquillamente ritoccare i prezzi all'insù, senza preoccuparsi
di un calo nel volume delle vendite poiché nessuno può farne a
meno.
"Adesso - conclude Menis - non ci resta che sostenere in tutti i
modi possibili i promotori del referendum per bloccare
quest'azione che danneggerà i cittadini".