Idv: Corazza,no al nucleare sì risparmio e fonti rinnovabili
(ACON) Trieste, 23 mar - COM/AB - Dopo il no di Lubiana alla
partecipazione italiana al raddoppio della centrale nucleare di
Krsko, Alessandro Corazza, capogruppo di Italia dei Valori in
Consiglio regionale, esprime preoccupazione e vuole sapere al più
presto dal presidente Tondo come intende comportarsi ora che la
sua strategia politica ha subito un duro contraccolpo.
"Temiamo che ora il presidente Tondo, al di là delle sue
dichiarazioni, non sia più in grado di rassicurare realmente i
cittadini della nostra regione sul fatto che non si stiano
studiando soluzioni per costruire centrali nucleari non solo a
Monfalcone ma in tutto il nostro territorio regionale".
Corazza spiega i motivi del suo attacco al presidente della
Regione: "Negli ultimi mesi Tondo si è preso una grossa
responsabilità aprendo al nucleare, salvo poi però cercare una
soluzione fuori dalla nostra Regione, quale è appunto il
raddoppio della centrale di Krsko. Oggi, che l'ipotesi di
partecipare al raddoppio della centrale di Krsko non ha convinto
la Slovenia che si è già espressa con un secco no, sarà in grado
il presidente di scongiurare che il Governo nazionale opti per un
progetto nucleare nel nostro territorio regionale?
"Meglio sarebbe stato - spiega il dipietrista - rimanere più
prudenti ed evitare di pronunciarsi a favore di una tecnologia
rischiosa ed economicamente poco sostenibile per un paese come
l'Italia che ha abbandonato ormai da decenni la ricerca e lo
sviluppo in questo settore. Anziché ritornare su scelte che
appartengono ormai al passato, bisognerebbe puntare con decisione
sul rilancio delle energie rinnovabili e sull'efficienza
energetica. Se avessimo avviato subito il programma per le
energie rinnovabili e per il risparmio energetico saremmo già in
linea con quanto richiesto dal pacchetto clima-energia 20-20-20
varato dall'Unione europea, che vuole appunto, entro il 2020, la
riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica e
l'aumento del 20% del risparmio energetico e dell'energia
derivante da fonti rinnovabili.
"L'Italia dei Valori - conclude Corazza - partirà al più presto
con la raccolta firme per il referendum nazionale contro il
ritorno al nucleare, con il quale dimostrerà che i cittadini
italiani e della nostra regione vogliono opporsi a una scelta
profondamente sbagliata, che mette a rischio la sicurezza di
tutti i cittadini, qual è il nucleare, e auspica che
l'alternativa al nucleare non sia una scelta che pone altrettanti
problemi di sicurezza e salvaguardia dell'ambiente come quella
del rigassificatore".