News


PD: Menosso su liste d'attesa numeri asettici senza commenti

24.03.2010
17:26
(ACON) Trieste, 24 mar - COM/AB - Oggi abbiamo avuto la conferma: il monitoraggio sulle liste di attesa è una serie illimitata di numeri, asettici, senza indicazioni, senza commenti. Abbiamo anche verificato che la convocazione della Commissione è stata fatta sulla base dell'art.10 della legge 7 del 2009 che prevede il monitoraggio sull'attuazione della legge stessa e non la relazione annuale prevista invece dall'articolo 15.

Lo mette in evidenza Annamaria Menosso, consigliere regionale del PD che aggiunge.

L'appuntamento per ottemperare all'art. 15 e prendere quindi visione di una relazione dettagliata che documenti lo stato di attuazione dell'intera legge, in particolare per verificare l'andamento dei tempi di attesa anche rispetto ai tempi rilevati prima dell'entrata in vigore della legge e ascoltare l'opinione di esperti del settore e di utenti sulla velocità di fruizione delle prestazioni e sul funzionamento del sistema di prenotazione, è stato demandato ad altra Commissione da tenersi entro un mese.

Sicuramente il termine monitoraggio non è molto chiaro nel suo vero significato se ancora oggi l'assessore ha avuto modo di affermare che i dati forniti sono un monitoraggio. Un monitoraggio, per dirsi tale dovrebbe comprendere anche i giudizi di esperti, cittadini/utenti nonché fornire dati valicati come del resto era stato fatto nel luglio del 2009 a cura della soppressa Agenzia regionale della sanità (ARS). Certo è che l'ARS - organismo tecnico - è stato smantellato perché ritenuto inutile e invece oggi l'assessore giustifica l'impossibilità di fornire tutti i dati proprio con l'assenza dell'ARS.

Abbiamo anche assistito a una autocelebrazione per una legge che di fatto non ha elementi tali da ritenersi strumento utile alla riduzione dei tempi di attesa. Lo studio delle cifre che ci sono state abbondantemente fornite abbisogna di specifici esami. Troppo facile affermare che gli utenti devono essere messi a conoscenza che non si può avere tutto e subito, che ci sono esami ed esami, quando una persone ha una patologia vuol conoscerne le cause e vuole avere la possibilità di curarsi, subito.

La verità è che questa legge è veramente una pochezza dal punto di vista legislativo, ma anche dal punto di vista dei risultati ottenuti e ottenibili, una bandierina a favore esclusivamente del consigliere Blasoni.