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PD: Menis, no a privatizzazione della sanità

24.03.2010
17:40
(ACON) Trieste, 24 mar - COM/ET - "Le polemiche di questi giorni sulla legge sulle liste d'attesa hanno fatto parlare di una legge inutile, ma non è esattamente così. O meglio, la conclusione è giusta se si considera l'interesse dei cittadini, non è corretta invece per quel che riguarda la maggioranza regionale. Grazie a quest'atto, infatti, si porta avanti il vero disegno di riforma della sanità, pronto da tempo, ma nascosto a cittadini e opposizione fino all'approvazione del Piano socio sanitario".

È quanto sostiene il consigliere PD Paolo Menis, secondo cui esiste un altro piano, ben diverso da quello ufficiale, basato sull'azienda unica e sulla privatizzazione della Sanità.

"Meno di una settimana fa - rileva Menis - Kosic aveva ammesso che il futuro è l'Azienda unica, oggi annuncia l'acquisto di pacchetti di prestazioni dai privati per far fronte a al problema della liste d'attesa, che è molto marginale nella nostra regione e che comunque trova origine nell'eccesso di domanda e non nella carenza dell'offerta.

"In sostanza - continua l'esponente dell'opposizione - se per qualche prestazione ci tocca fare un po' di coda, lo si deve al fatto che spesso i medici di base prescrivono un numero sovrabbondante di analisi come conferma la crescita esponenziale della percentuale di referti negativi. Segnale che, e questo va detto con la massima onestà, troppe persone, che non ne avrebbero bisogno, fanno gli esami. Ma con questa scusa si apre alla privatizzazione, per risolvere un problema che non c'è.

"Se per Kosic la priorità sono gli esami - si domanda il consigliere del PD - perché non utilizza le risorse che vorrebbe dare ai privati per acquistare le attrezzature diagnostiche che gli ospedali di rete chiedono da tempo? Quelli - conclude Menis - sarebbero investimenti importanti e destinati a durare nel tempo e a restare nel patrimonio della sanità pubblica".