PD: Menis, no a privatizzazione della sanità
(ACON) Trieste, 24 mar - COM/ET - "Le polemiche di questi
giorni sulla legge sulle liste d'attesa hanno fatto parlare di
una legge inutile, ma non è esattamente così. O meglio, la
conclusione è giusta se si considera l'interesse dei cittadini,
non è corretta invece per quel che riguarda la maggioranza
regionale. Grazie a quest'atto, infatti, si porta avanti il vero
disegno di riforma della sanità, pronto da tempo, ma nascosto a
cittadini e opposizione fino all'approvazione del Piano socio
sanitario".
È quanto sostiene il consigliere PD Paolo Menis, secondo cui
esiste un altro piano, ben diverso da quello ufficiale, basato
sull'azienda unica e sulla privatizzazione della Sanità.
"Meno di una settimana fa - rileva Menis - Kosic aveva ammesso
che il futuro è l'Azienda unica, oggi annuncia l'acquisto di
pacchetti di prestazioni dai privati per far fronte a al problema
della liste d'attesa, che è molto marginale nella nostra regione
e che comunque trova origine nell'eccesso di domanda e non nella
carenza dell'offerta.
"In sostanza - continua l'esponente dell'opposizione - se per
qualche prestazione ci tocca fare un po' di coda, lo si deve al
fatto che spesso i medici di base prescrivono un numero
sovrabbondante di analisi come conferma la crescita esponenziale
della percentuale di referti negativi. Segnale che, e questo va
detto con la massima onestà, troppe persone, che non ne avrebbero
bisogno, fanno gli esami. Ma con questa scusa si apre alla
privatizzazione, per risolvere un problema che non c'è.
"Se per Kosic la priorità sono gli esami - si domanda il
consigliere del PD - perché non utilizza le risorse che vorrebbe
dare ai privati per acquistare le attrezzature diagnostiche che
gli ospedali di rete chiedono da tempo? Quelli - conclude Menis -
sarebbero investimenti importanti e destinati a durare nel tempo
e a restare nel patrimonio della sanità pubblica".