PD: Moretton, su ambulatori per clandestini Kosic pilatesco
(ACON) Trieste, 25 mar - COM/AB - Kosic, come Ponzio Pilato,
non ha il coraggio di firmare la lettera ai direttori generali
affinché chiudano gli ambulatori per le cure ai clandestini e
agli irregolari extracomunitari. E si rifiuta di farlo con una
motivazione assai singolare: richiamandosi anche al parere
dell'avvocatura regionale, afferma che tutto ciò che non è legale
non richiede la formalizzazione di un atto di indirizzo per
dichiarane l'illegalità. Perciò la decisione di chiuderli o, per
meglio dire, di non rinnovare le convenzioni, spetta ai direttori
generali delle Aziende per i servizi sanitari.
Lo mette in evidenza Gianfranco Moretton, capogruppo PD in
Consiglio regionale che aggiunge.
Da ciò si desume che Kosic dovrebbe autodenunciarsi per non aver
vigilato sulle irregolarità finora commesse dalle strutture
sanitarie. Non sarà invece che Kosic, rispetto a quanto
sbandierato sulla solidarietà all'handicap, al disagio, è invece
succube della Lega e per tale ragione non si assume
responsabilità che sono solo sue? Se così fosse, dovrebbe
spiegare perchè fa l'assessore.
La verità invece è un'altra. Gli ambulatori sono assolutamente
regolari, perché rispondono alla normativa nazionale che prevede
che tutti, e quindi anche gli immigrati clandestini, abbiano
diritto a ricevere assistenza sanitaria. Questo è, oltre tutto,
un tema di civiltà e di tutela della salute anche dei cittadini
italiani. Fa quindi specie che Kosic assuma questo deleterio
comportamento, tra l'altro addossando la responsabilità ai
direttori generali che, per quanto mi consta, hanno fatto il loro
dovere
rispettando le normative e le indicazioni della Regione.
Kosic abbia almeno l'onestà intellettuale di emanare una
direttiva che chiarisca la volontà della Giunta sul problema
degli ambulatori per l'assistenza ai clandestini e agli
irregolari extracomunitari.