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PD: Moretton, su ambulatori per clandestini Kosic pilatesco

25.03.2010
13:00
(ACON) Trieste, 25 mar - COM/AB - Kosic, come Ponzio Pilato, non ha il coraggio di firmare la lettera ai direttori generali affinché chiudano gli ambulatori per le cure ai clandestini e agli irregolari extracomunitari. E si rifiuta di farlo con una motivazione assai singolare: richiamandosi anche al parere dell'avvocatura regionale, afferma che tutto ciò che non è legale non richiede la formalizzazione di un atto di indirizzo per dichiarane l'illegalità. Perciò la decisione di chiuderli o, per meglio dire, di non rinnovare le convenzioni, spetta ai direttori generali delle Aziende per i servizi sanitari.

Lo mette in evidenza Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale che aggiunge.

Da ciò si desume che Kosic dovrebbe autodenunciarsi per non aver vigilato sulle irregolarità finora commesse dalle strutture sanitarie. Non sarà invece che Kosic, rispetto a quanto sbandierato sulla solidarietà all'handicap, al disagio, è invece succube della Lega e per tale ragione non si assume responsabilità che sono solo sue? Se così fosse, dovrebbe spiegare perchè fa l'assessore.

La verità invece è un'altra. Gli ambulatori sono assolutamente regolari, perché rispondono alla normativa nazionale che prevede che tutti, e quindi anche gli immigrati clandestini, abbiano diritto a ricevere assistenza sanitaria. Questo è, oltre tutto, un tema di civiltà e di tutela della salute anche dei cittadini italiani. Fa quindi specie che Kosic assuma questo deleterio comportamento, tra l'altro addossando la responsabilità ai direttori generali che, per quanto mi consta, hanno fatto il loro dovere rispettando le normative e le indicazioni della Regione.

Kosic abbia almeno l'onestà intellettuale di emanare una direttiva che chiarisca la volontà della Giunta sul problema degli ambulatori per l'assistenza ai clandestini e agli irregolari extracomunitari.