CR: mozione PD su federalismo fiscale (2)
(ACON) Trieste, 30 mar - DT - Difesa dell'autonomia e della
specialità, un reale federalismo fiscale, e una solida
compartecipazione al gettito tributario sulle pensioni. Sono i
tre punti inseriti nella mozione presentata dall'interno gruppo
consiliare del PD e illustrata all'Aula da Alessandro Tesini.
La premessa - ha spiegato il consigliere - è l'ordine del giorno
approvato dal Consiglio a larghissima maggioranza il 15 dicembre
2009 in cui si chiedeva l'istituzione di un tavolo tecnico
Stato-Regione per valutare le ricadute del federalismo fiscale e
della fiscalità di sviluppo.
Tutto ciò dopo che la Finanziaria 2010 dello Stato ha istituito
un tavolo paritetico ministero dell'Economia-Regione per
determinare l'ammontare delle somme da riconoscere al Friuli
Venezia Giulia, ma facendo decorrere qualsiasi ritorno di cassa
dall' 1 gennaio 2010; in pratica, un'anticipazione di 200
milioni di euro in attesa di determinare precisamente il credito
della Regione.
C'è però una sentenza della Corte costituzionale - ha annotato
ancora Tesini - che fa derivare il credito della nostra Regione
almeno dall' 1 gennaio 2008. Un'evidente e grave contraddizione
dunque, quella inserita nella Finanziaria di Roma, tra il
riconoscimento della sentenza e la previsione della spesa nel
bilancio dello Stato, che di fatto cancella un miliardo di euro
di crediti della Regione.
Se venisse quindi accettato quanto previsto nella Finanziaria
dello Stato, le anticipazioni già incassate nel 2008 e 2009
andrebbero restituite o potrebbero venire detratte dalle quote
assegnate per il 2010. Inoltre, quello che preoccupa il PD è la
persistente ambiguità nel voler determinare, attraverso
l'istituzione di non meglio definiti tavoli tecnici, l'ammontare
del credito della Regione, che non ha alcun bisogno di essere
stimato visto che risulta dall'automatismo nella
compartecipazione al gettito tributario anche delle pensioni
accertato dalla Direzione delle Entrate.
Per questo, conclude Tesini, il Partito Democratico chiede alla
Giunta di impugnare la Finanziaria dello Stato perché fortemente
lesiva degli interessi della Regione, di chiedere a Roma la
compartecipazione al gettito fiscale di tutti i redditi da
pensione, qualsiasi sia il fondo e la cassa che li amministra (e
quindi non solo quelli amministrati dall'INPS), di riferire al
Consiglio regionale in merito ai rapporti Stato-Regione e di
attribuire alla delegazione regionale della Commissione
paritetica un mandato puntuale su questa vertenza che venga
periodicamente verificato e discusso in Aula.
(segue)