Citt: Colussi, su nomine sanità una proposta di legge
(ACON) Trieste, 01 apr - COM/AB - Qualche anno fa alcuni fra i
più importanti medici italiani (Sirchia, Veronesi, Garattini,
Remuzzi, Mannucci, Maseri) sottoscrissero un "Manifesto per la
rinascita della sanità" dove in sette punti venivano formalizzate
proposte concrete per migliorare il sistema sanitario senza
aumentarne le spese.
Lo ricorda il consigliere regionale dei Cittadini Piero Colussi
che aggiunge.
Il primo di questi punti era dedicato al tema della competenza o,
meglio, alla necessità di rivedere i meccanismi di nomina dei
direttori generali delle Aziende ospedaliere e socio sanitarie e
dei primari, sottolineando la necessità di separare la politica
dalla gestione e di scegliere non in base all'appartenenza
politica, ma alle competenze. In quell'appello si diceva anche
quello era il problema più grave della sanità italiana.
Il tema - aggiunge Colussi - non è nuovo e accomuna entrambi gli
schieramenti politici: basti pensare agli scandali che
ripetutamente sono balzati all'onore delle cronache nelle diverse
regioni in questi anni. Purtroppo, nemmeno il Friuli Venezia
Giulia è immune da questa grave distorsione che ha origine dalla
normativa nazionale in vigore e cioè il decreto legislativo 502
del 1992 che ha riordinato la disciplina in materia sanitaria.
Oggi, infatti, la scelta di un primario è esclusivamente nella
piena discrezionalità del direttore generale, che provvede alla
nomina solo sulla base di un elenco di nominativi individuati
come idonei da un Collegio tecnico presieduto dal direttore
sanitario e composto da due direttori di struttura organizzativa
complessa nella disciplina di cui trattasi, uno designato dal
Collegio di direzione, l'altro dal direttore generale.
Rifugiandosi dietro questo paravento legislativo - afferma
Colussi - l'assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic ha
risposto all'interrogazione che ho presentato in cui chiedevo
lumi circa la nomina del nuovo primario della cardiologia
dell'ospedale S. Maria della Misericordia di Udine.
Il capogruppo dei Cittadini si dichiara insoddisfatto della
risposta perché la ritiene troppo burocratica e ha così
annunciato la prossima presentazione da parte del suo gruppo di
un progetto di legge sulle nomine in sanità, per cancellare ogni
discrezionalità politica nella nomina di primari e dirigenti. Una
proposta che fa il paio con quella sulle nomine negli enti
pubblici di competenza regionale, da tempo ferma in Commissione
per volontà convergente dei maggiori gruppi politici di destra e
di sinistra.