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Citt: Colussi, su nomine sanità una proposta di legge

01.04.2010
16:28
(ACON) Trieste, 01 apr - COM/AB - Qualche anno fa alcuni fra i più importanti medici italiani (Sirchia, Veronesi, Garattini, Remuzzi, Mannucci, Maseri) sottoscrissero un "Manifesto per la rinascita della sanità" dove in sette punti venivano formalizzate proposte concrete per migliorare il sistema sanitario senza aumentarne le spese.

Lo ricorda il consigliere regionale dei Cittadini Piero Colussi che aggiunge.

Il primo di questi punti era dedicato al tema della competenza o, meglio, alla necessità di rivedere i meccanismi di nomina dei direttori generali delle Aziende ospedaliere e socio sanitarie e dei primari, sottolineando la necessità di separare la politica dalla gestione e di scegliere non in base all'appartenenza politica, ma alle competenze. In quell'appello si diceva anche quello era il problema più grave della sanità italiana.

Il tema - aggiunge Colussi - non è nuovo e accomuna entrambi gli schieramenti politici: basti pensare agli scandali che ripetutamente sono balzati all'onore delle cronache nelle diverse regioni in questi anni. Purtroppo, nemmeno il Friuli Venezia Giulia è immune da questa grave distorsione che ha origine dalla normativa nazionale in vigore e cioè il decreto legislativo 502 del 1992 che ha riordinato la disciplina in materia sanitaria. Oggi, infatti, la scelta di un primario è esclusivamente nella piena discrezionalità del direttore generale, che provvede alla nomina solo sulla base di un elenco di nominativi individuati come idonei da un Collegio tecnico presieduto dal direttore sanitario e composto da due direttori di struttura organizzativa complessa nella disciplina di cui trattasi, uno designato dal Collegio di direzione, l'altro dal direttore generale.

Rifugiandosi dietro questo paravento legislativo - afferma Colussi - l'assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic ha risposto all'interrogazione che ho presentato in cui chiedevo lumi circa la nomina del nuovo primario della cardiologia dell'ospedale S. Maria della Misericordia di Udine.

Il capogruppo dei Cittadini si dichiara insoddisfatto della risposta perché la ritiene troppo burocratica e ha così annunciato la prossima presentazione da parte del suo gruppo di un progetto di legge sulle nomine in sanità, per cancellare ogni discrezionalità politica nella nomina di primari e dirigenti. Una proposta che fa il paio con quella sulle nomine negli enti pubblici di competenza regionale, da tempo ferma in Commissione per volontà convergente dei maggiori gruppi politici di destra e di sinistra.