SA-SEL: Pustetto, pillola RU486, sdegno per dichiarazioni LN
(ACON) Trieste, 12 apr - COM/DT - "La Lega, da anni, ci ha
abituati a sparate di ogni genere che spesso accettiamo con
ilarità, ma devo ammettere che quando vedo trattare un tema tanto
complesso e delicato come quello dell'aborto con tanta
superficialità e ignoranza il sentimento prevalente è quello
dello sdegno". Si sofferma, criticandole, sulle recenti
dichiarazioni del capogruppo della LN Danilo Narduzzi, il
consigliere Stefano Pustetto.
"Le sue affermazioni sulla RU486 - sottolinea l'esponente di
SA-SEL - ripropongono quanto già ribadito (e in parte ritrattato)
dai suoi compagni di partito Cota e Zaia: fare di tutto per
ostacolare la diffusione della pillola abortiva.
"Ma come può Narduzzi - continua Pustetto - pensare che una donna
decida di interrompere una gravidanza con la stessa facilità con
cui assume un'aspirina? Si è mai preso la briga di parlare con
chi ha deciso di abortire? L'essere un consigliere regionale non
è, o meglio non dovrebbe essere, titolo sufficiente a decidere le
scelte terapeutiche di un qualsiasi cittadino. A meno che, così
come per il caso Englaro e gli altri temi etici non si voglia
trasformare la Repubblica italiana, che è laica, in uno Stato
confessionale.
"Non mi voglio poi soffermare sulle numerose omissioni e
inesattezze sulla sicurezza del farmaco e sulla necessità del
ricovero ordinario per l'assunzione della RU486: basti solo dire
- spiega Pustetto - che il mifipristone è stato scoperto nel 1982
e sperimentato per la prima volta all'ospedale universitario di
Ginevra nell'83. Da allora viene utilizzato in tutto il mondo da
migliaia di donne, con ottimi risultati in termini di rischio
terapeutico che molte statistiche considerano migliore o
sovrapponibile a quello chirurgico.
"Credo sia evidente a tutti che la questione della RU486 non è
certamente medica ma politica, e che una volta di più sulla pelle
delle donne - conclude - si cerca uno scontato appoggio del
Vaticano per un gratificante tornaconto elettorale".