Idv: Corazza, non semplificazione normativa ma legge omnibus
(ACON) Trieste, 13 apr - COM/AB - "Altro che semplificazione, è
una legge omnibus".
Nel corso dei lavori della V Commissione consiliare, impegnata
nell'esame del disegno di legge di semplificazione normativa, il
capogruppo di Italia dei Valori Alessandro Corazza ha abbandonato
polemicamente la seduta annunciando il voto contrario se non
verranno stralciate dal provvedimento tutte le questioni di
merito che, secondo Corazza, "rendono questa legge una vera e
propria omnibus, altro che un disegno di riordino".
"Parlare di semplificazione - accusa Corazza - è solo un modo per
ingannare i cittadini con belle parole che però non corrispondono
alla realtà di quanto è effettivamente contenuto nella norma
stessa, che non fa altro che eliminare disposizioni già
tacitamente abrogate oppure la cui efficacia è terminata, o
recanti previsioni di interventi puntuali a oggi compiutamente
realizzati".
Inoltre, Corazza ha spiegato come vengano ricomprese anche
questioni che vanno invece valutate nel merito dalle Commissioni
competenti, nell'ambito di una legge che riformi la specifica
materia di riferimento. In questo senso la Giunta ha presentato
un emendamento per togliere dal disegno di legge alcune norme
ancora vigenti, evitando così che fossero abrogate.
Paradossalmente però, il centrodestra non ha voluto sostenere un
analogo emendamento a firma di Corazza, Tesini e Travanut, che
andava a togliere dall'abrogazione una disposizione in materia di
parchi e riserve naturali regionali che la Giunta voleva invece
abrogare.
"Se di riordino del sistema normativo bisogna parlare, allora non
è ammissibile che all'interno di un disegno di legge come questo
vi finiscano norme tuttora vigenti e applicabili che entrano su
questioni di merito, come ad esempio l'individuazione di alcuni
parchi e riserve naturali protette dalla legge regionale, che
invece oggi è stata abrogata. Così facendo, sono uscite dalla
tutela dell'art. 70 della LR 42 del '96 il fiume Livenza, la zona
pedemontana pordenonese di Budoia e Polcenigo, parti del monte
Mia e Matajur, dove adesso quindi mancherà una legge regionale
che ne vieti la speculazione edilizia.
Corazza annuncia pertanto il voto contrario in Aula a questa
legge se non verranno stralciate dalla norma tutte le questioni
di merito che rendono questa legge più una omnibus che un disegno
di riordino.