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Idv: Agnola, preoccupante il disegno di legge sulla famiglia

14.04.2010
16:05
(ACON) Trieste, 14 apr - COM/ET - In merito al disegno di legge sulla famiglia che è stata esaminata in III Commissione, il consigliere dell'Italia dei Valori Enio Agnola ha espresso forte contrarietà e ha presentato numerosi emendamenti.

"Le modifiche che la maggioranza propone - spiega Agnola - se realizzate, mettono di fatto in discussione un lavoro che ha radici nel tempo e che è basato sulla conoscenza ed esperienza di tecnici altamente specializzati sulla materia.

"Preoccupa fortemente - continua Agnola - la deregolamentazione sull'apertura dei servizi, che permetterebbe a chiunque di aprirne uno senza che vengano verificati prima i requisiti, quando invece su una materia così delicata che interessa i bambini andrebbero adottati tutti gli accorgimenti e i controlli adatti a evitare ogni rischio".

Agnola si dichiara contrario anche allo snellimento dei compiti e delle funzioni del Comitato di coordinamento che verrebbero accentrati in seno alla Giunta. "E' fondamentale che ci sia un organo tecnico consultivo terzo che esprima pareri e dia coordinamento, all'interno del quale dovrebbe partecipare anche il Tutore dei minori, contrariamente a quanto è previsto dal disegno di legge". Il dipietrista si sofferma infine sull'analisi dei requisiti del personale. "Sarebbe opportuno che i requisiti per operare all'interno delle strutture siano definiti per legge affinché il personale che opera all'interno delle strutture abbia le adeguate professionalità che sono richieste per un ruolo così importante. Inoltre, è fondamentale che all'interno delle strutture vi sia un coordinatore e che questa figura non venga ricoperta dal personale educativo".

Per quanto riguarda la parte del provvedimento che riguarda le modifiche alla legge sul sostegno alla famiglia, Agnola ritiene che si assista a un processo di restaurazione incomprensibile, perché si fissano elementi discriminatori tra nuclei familiari fondati sul matrimonio e gli altri, colpevolizzando di fatto ragazze madri, famiglie adottive, e altre forme di comunità familiari. "Sui bisogni delle persone, in particolare in questo periodo di crisi - conclude Agnola - l'unico elemento di priorità deve essere rappresentato dalla condizione economica, non certo da scale di valori etici".