Idv: Agnola, preoccupante il disegno di legge sulla famiglia
(ACON) Trieste, 14 apr - COM/ET - In merito al disegno di legge
sulla famiglia che è stata esaminata in III Commissione, il
consigliere dell'Italia dei Valori Enio Agnola ha espresso forte
contrarietà e ha presentato numerosi emendamenti.
"Le modifiche che la maggioranza propone - spiega Agnola - se
realizzate, mettono di fatto in discussione un lavoro che ha
radici nel tempo e che è basato sulla conoscenza ed esperienza di
tecnici altamente specializzati sulla materia.
"Preoccupa fortemente - continua Agnola - la deregolamentazione
sull'apertura dei servizi, che permetterebbe a chiunque di
aprirne uno senza che vengano verificati prima i requisiti,
quando invece su una materia così delicata che interessa i
bambini andrebbero adottati tutti gli accorgimenti e i controlli
adatti a evitare ogni rischio".
Agnola si dichiara contrario anche allo snellimento dei compiti e
delle funzioni del Comitato di coordinamento che verrebbero
accentrati in seno alla Giunta. "E' fondamentale che ci sia un
organo tecnico consultivo terzo che esprima pareri e dia
coordinamento, all'interno del quale dovrebbe partecipare anche
il Tutore dei minori, contrariamente a quanto è previsto dal
disegno di legge".
Il dipietrista si sofferma infine sull'analisi dei requisiti del
personale. "Sarebbe opportuno che i requisiti per operare
all'interno delle strutture siano definiti per legge affinché il
personale che opera all'interno delle strutture abbia le adeguate
professionalità che sono richieste per un ruolo così importante.
Inoltre, è fondamentale che all'interno delle strutture vi sia un
coordinatore e che questa figura non venga ricoperta dal
personale educativo".
Per quanto riguarda la parte del provvedimento che riguarda le
modifiche alla legge sul sostegno alla famiglia, Agnola ritiene
che si assista a un processo di restaurazione incomprensibile,
perché si fissano elementi discriminatori tra nuclei familiari
fondati sul matrimonio e gli altri, colpevolizzando di fatto
ragazze madri, famiglie adottive, e altre forme di comunità
familiari. "Sui bisogni delle persone, in particolare in questo
periodo di crisi - conclude Agnola - l'unico elemento di priorità
deve essere rappresentato dalla condizione economica, non certo
da scale di valori etici".