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SA-SEL:Pustetto, forzatura politica sul concetto di famiglia

15.04.2010
15:37
(ACON) Trieste, 15 apr - COM/ET - Un voto convintamente negativo al disegno di legge sulla famiglia, quello espresso dal consigliere regionale Stefano Pustetto (SA-SEL).

"Perché, per motivi squisitamente ideologici - spiega il consigliere - non si è voluto tener conto di quella che è stata l'evoluzione della società e del concetto di famiglia in questi anni. Famiglia, che deve essere riconosciuta quale entità sociale prima ancora che giuridica, tanto che perfino la Corte costituzionale (con sua sentenza 3.12.69, n. 147) ha riconosciuto sin dal 1969 il ruolo predominante del rapporto sull'atto formale. Partendo dallo stesso concetto, un bambino può essere adottato anche da una coppia non sposata (art.6, comma 4 della legge 184/1983, novellata poi dalla legge 149/1992), così come due persone che vivono more uxorio possono vedersi assegnata una casa popolare (art. 17, commi 2 e 3, della legge 789/1992).

Non si può, a parere di Pustetto, ignorare il fatto che offrire un sostegno o dei servizi con priorità alle coppie sposate si traduca in una discriminazione a tutte quelle coppie, che forse sono maggioranza, che non si sono sposate per un motivo o per l'altro. "Ancorarsi al disposto del solo art. 29 della Costituzione - sostiene l'esponente dell'opposizione - il quale afferma che la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, è una forzatura politica ed è fortemente riduttivo rispetto all'articolazione della realtà in cui viviamo".

Inoltre, anche la scelta di dare un sostegno alle famiglie non considerando le necessità, ma partendo dagli anni di residenza, per Pustetto significa non tenere conto della realtà odierna in cui la mobilità, anche dei cittadini italiani di altre regioni, per motivi di lavoro è sempre maggiore.

"La Lega - continua il consigliere - con norme come questa dice di voler contrastare l'immigrazione e invece crea solo sacche di emarginazione che, alla lunga, non faranno altro che mettere a repentaglio la tanta sbandierata sicurezza del Paese; e la stessa miopia impedisce di vedere che l'integrazione favorisce anche la nostra crescita culturale".

Il consigliere evidenzia anche come l'assessore Molinaro, nel ribadire la priorità dell'aiuto alle famiglie fondate sul matrimonio, abbia anche detto che nessuna discriminazione verrà fatta nei confronti dei bambini. L'esponente di Sinistra, Ecologia e Libertà sottolinea come il tenore di vita della famiglia invece si rifletta in modo automatico sui figli. Evidenziato il richiamo al rispetto della Costituzione fatto durante il dibattito dal consigliere Ciani, richiamo che secondo Pustetto non tiene conto delle volte che la maggioranza ha ignorato la Carta, come quando ha finanziato le scuole confessionali.

"Resto convinto che chiunque si proponga di guidare un grande Paese come il nostro, con culture, tradizioni e fedi diverse, in cui gli immigrati, comunitari e non, ci saranno sempre, debba fare leggi che tengano conto di tutto questo e che - conclude Pustetto - il rispetto degli altri non è segno di debolezza, ma di forza".