SA-SEL:Pustetto, forzatura politica sul concetto di famiglia
(ACON) Trieste, 15 apr - COM/ET - Un voto convintamente
negativo al disegno di legge sulla famiglia, quello espresso dal
consigliere regionale Stefano Pustetto (SA-SEL).
"Perché, per motivi squisitamente ideologici - spiega il
consigliere - non si è voluto tener conto di quella che è stata
l'evoluzione della società e del concetto di famiglia in questi
anni. Famiglia, che deve essere riconosciuta quale entità sociale
prima ancora che giuridica, tanto che perfino la Corte
costituzionale (con sua sentenza 3.12.69, n. 147) ha riconosciuto
sin dal 1969 il ruolo predominante del rapporto sull'atto
formale. Partendo dallo stesso concetto, un bambino può essere
adottato anche da una coppia non sposata (art.6, comma 4 della
legge 184/1983, novellata poi dalla legge 149/1992), così come
due persone che vivono more uxorio possono vedersi assegnata una
casa popolare (art. 17, commi 2 e 3, della legge 789/1992).
Non si può, a parere di Pustetto, ignorare il fatto che offrire
un sostegno o dei servizi con priorità alle coppie sposate si
traduca in una discriminazione a tutte quelle coppie, che forse
sono maggioranza, che non si sono sposate per un motivo o per
l'altro. "Ancorarsi al disposto del solo art. 29 della
Costituzione - sostiene l'esponente dell'opposizione - il quale
afferma che la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come
società naturale fondata sul matrimonio, è una forzatura politica
ed è fortemente riduttivo rispetto all'articolazione della realtà
in cui viviamo".
Inoltre, anche la scelta di dare un sostegno alle famiglie non
considerando le necessità, ma partendo dagli anni di residenza,
per Pustetto significa non tenere conto della realtà odierna in
cui la mobilità, anche dei cittadini italiani di altre regioni,
per motivi di lavoro è sempre maggiore.
"La Lega - continua il consigliere - con norme come questa dice
di voler contrastare l'immigrazione e invece crea solo sacche di
emarginazione che, alla lunga, non faranno altro che mettere a
repentaglio la tanta sbandierata sicurezza del Paese; e la stessa
miopia impedisce di vedere che l'integrazione favorisce anche la
nostra crescita culturale".
Il consigliere evidenzia anche come l'assessore Molinaro, nel
ribadire la priorità dell'aiuto alle famiglie fondate sul
matrimonio, abbia anche detto che nessuna discriminazione verrà
fatta nei confronti dei bambini. L'esponente di Sinistra,
Ecologia e Libertà sottolinea come il tenore di vita della
famiglia invece si rifletta in modo automatico sui figli.
Evidenziato il richiamo al rispetto della Costituzione fatto
durante il dibattito dal consigliere Ciani, richiamo che secondo
Pustetto non tiene conto delle volte che la maggioranza ha
ignorato la Carta, come quando ha finanziato le scuole
confessionali.
"Resto convinto che chiunque si proponga di guidare un grande
Paese come il nostro, con culture, tradizioni e fedi diverse, in
cui gli immigrati, comunitari e non, ci saranno sempre, debba
fare leggi che tengano conto di tutto questo e che - conclude
Pustetto - il rispetto degli altri non è segno di debolezza, ma
di forza".