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Pdl: Camber, presentato volume in dialetto triestino

16.04.2010
13:08
(ACON) Trieste, 16 apr - COM/ET - E' stato presentato nella sala Azzurra del Consiglio regionale, alla presenza dell'autrice e del consigliere regionale del Pdl e presidente della VI Commissione Piero Camber, il volume in dialetto triestino "Abecè per resentar el talian int'el Rosandra" (Abc per sciacquare l'italiano nel Rosandra) di Edda Vidiz, piccola antologia di cultura popolare triestina, corredata da un dizionario dall'italiano al triestino ricco di locuzioni e proverbi, trentadue schede su campi semantici particolari, poesie, racconti e ricette. Il tutto accompagnato da numerose foto di cittadini di fine Ottocento.

Con questo volume Edda Vidiz ha voluto umoristicamente parafrasare il detto "sciacquare i panni in Arno", con il quale il Manzoni si riferiva alla necessità di adeguare il testo dei Promessi sposi allo standard nazionale, in quel tempo identificato nel Fiorentino. Ma non è la pretesa di elevare il Triestino a lingua nazionale ad aver spinto l'autrice a scrivere questo vocabolario di rapida consultazione, bensì quello di dare - soprattutto ai giovani che poco o nulla sanno del nostro dialetto, ma anche a quanti si dilettano a usare il vernacolo nei loro scritti - un facile strumento di apprendimento o di confronto fra lingua e dialetto.

Questo libro, o meglio - come suggerisce il titolo stesso - abbecedario, si propone inoltre di colmare il vuoto lasciato dai rari e ormai introvabili dizionari italiano-triestino introducendo una novità: negli studi lessicografici, dove il dialetto triestino vanta una lunga tradizione, raramente si è intrapreso il percorso inverso, ovverosia dalla lingua al dialetto, percorso che invece l'autrice ha voluto introdurre nel proprio lavoro.

Per meglio inquadrare l'uso dell'espressione dialettale - ha osservato il consigliere Camber - Edda Vidiz ha scelto di corredare l'elenco dei lemmi con una buona dose di locuzioni e di proverbi, numerose schede su campi semantici particolari (storia, gastronomia, mestieri) e altri inserti quali grammatica, ricette, racconti, poesie e interessanti foto di cittadini della Trieste imperiale: una piccola, ma ricca antologia di cultura popolare triestina presentata in dialetto e contraddistinta dal garbo adoperato dall'autrice in tutte le sue opere.

Il volume è stato realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio del Comune di Trieste.