Idv: Agnola, bocciate graduatorie regionali insegnanti
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/AB - Il Consiglio di Stato ha
accolto il ricorso di un docente veronese penalizzato a Trento. I
giudici hanno dichiarato illegittimo il bando della Provincia
autonoma e hanno girato il caso alla Corte costituzionale. Nella
motivazione si può leggere che "l'inserimento in fondo alla
graduatoria dei docenti provenienti da altre graduatorie, anche
se aventi un punteggio superiore a quelli già inseriti, determina
una ingiustificata disparità di trattamento tra soggetti con i
medesimi requisiti in funzione dell'avvenuta iscrizione in altra
graduatoria di altra provincia".
A metterlo in evidenza è il consigliere regionale di Idv Enio
Agnola che aggiunge.
"La norma - sempre a giudizio della Suprema conte amministrativa
- appare essere ispirata a una logica protezionistica dei docenti
inseriti nelle graduatorie trentine, al fine di ostacolare
l'arrivo di docenti da altre graduatorie". Esattamente quello che
ha chiesto di recente il Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia - osserva Agnola - approvando una mozione della Lega Nord
che impegna la Giunta e l'assessore competente "ad attivarsi
presso il Parlamento e il Governo nazionale affinché le
graduatorie per l'accesso al ruolo degli insegnanti siano stilate
su base regionale".
"Una bocciatura annunciata - commenta il consigliere dell'Italia
dei Valori. La Lega continua a proporre atti che servono solo a
parlare alla pancia del proprio elettorato, anche sapendo che la
loro pancia rimarrà vuota, come in questo caso. Che la mozione
sulla regionalizzazione degli insegnanti fosse una forzatura era
evidente e la sua inapplicabilità era stata segnalata più volte
in Aula dall'Italia dei valori e dai colleghi dell'opposizione.
Il Consiglio di Stato non fa altro che confermare le nostre forti
perplessità e sancire l'ennesima perdita di tempo del Consiglio
regionale, che non affronta invece i problemi veri della regione
come la recessione economica e la crisi del lavoro".
"Se invece si vuole parlare seriamente di autonomia - aggiunge il
dipietrista - la maggioranza dovrebbe porre in maniera diversa le
condizioni per rinnovarla, rivendicando le giuste risorse dallo
Stato per avviare un vero processo federalista in cui le
competenze, anche in fatto di istruzione, possano essere delegate
alla nostra Regione".
"La scuola impostata su base regionale - conclude Agnola - non la
si fa con la caccia alle streghe. Deve essere piuttosto quel
luogo dove viene conosciuta e studiata anche la storia e la
cultura della nostra regione, consentendo ai nostri giovani di
apprendere le condizioni in cui si è sviluppato il nostro
territorio dal punto di vista sociale, economico e culturale e
prendere coscienza di quegli avvenimenti che hanno segnato la
nostra storia recente, dall'evoluzione politica a quella
industriale, al terremoto".