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Idv: Agnola, bocciate graduatorie regionali insegnanti

19.04.2010
09:50
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/AB - Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di un docente veronese penalizzato a Trento. I giudici hanno dichiarato illegittimo il bando della Provincia autonoma e hanno girato il caso alla Corte costituzionale. Nella motivazione si può leggere che "l'inserimento in fondo alla graduatoria dei docenti provenienti da altre graduatorie, anche se aventi un punteggio superiore a quelli già inseriti, determina una ingiustificata disparità di trattamento tra soggetti con i medesimi requisiti in funzione dell'avvenuta iscrizione in altra graduatoria di altra provincia".

A metterlo in evidenza è il consigliere regionale di Idv Enio Agnola che aggiunge.

"La norma - sempre a giudizio della Suprema conte amministrativa - appare essere ispirata a una logica protezionistica dei docenti inseriti nelle graduatorie trentine, al fine di ostacolare l'arrivo di docenti da altre graduatorie". Esattamente quello che ha chiesto di recente il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia - osserva Agnola - approvando una mozione della Lega Nord che impegna la Giunta e l'assessore competente "ad attivarsi presso il Parlamento e il Governo nazionale affinché le graduatorie per l'accesso al ruolo degli insegnanti siano stilate su base regionale". "Una bocciatura annunciata - commenta il consigliere dell'Italia dei Valori. La Lega continua a proporre atti che servono solo a parlare alla pancia del proprio elettorato, anche sapendo che la loro pancia rimarrà vuota, come in questo caso. Che la mozione sulla regionalizzazione degli insegnanti fosse una forzatura era evidente e la sua inapplicabilità era stata segnalata più volte in Aula dall'Italia dei valori e dai colleghi dell'opposizione. Il Consiglio di Stato non fa altro che confermare le nostre forti perplessità e sancire l'ennesima perdita di tempo del Consiglio regionale, che non affronta invece i problemi veri della regione come la recessione economica e la crisi del lavoro".

"Se invece si vuole parlare seriamente di autonomia - aggiunge il dipietrista - la maggioranza dovrebbe porre in maniera diversa le condizioni per rinnovarla, rivendicando le giuste risorse dallo Stato per avviare un vero processo federalista in cui le competenze, anche in fatto di istruzione, possano essere delegate alla nostra Regione".

"La scuola impostata su base regionale - conclude Agnola - non la si fa con la caccia alle streghe. Deve essere piuttosto quel luogo dove viene conosciuta e studiata anche la storia e la cultura della nostra regione, consentendo ai nostri giovani di apprendere le condizioni in cui si è sviluppato il nostro territorio dal punto di vista sociale, economico e culturale e prendere coscienza di quegli avvenimenti che hanno segnato la nostra storia recente, dall'evoluzione politica a quella industriale, al terremoto".