Pdl: Novelli, abolire veleni e fronteggiare epidemie api
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/ET - "Abolire l'uso indiscriminato
di neonicotinoidi in agricoltura, perché queste sostanze
risultano tossiche per le api e ne causano la moria, nonché
regolamentare meglio l'utilizzo di medicinali utilizzati per
fronteggiare le epidemie varrostatiche con controlli adeguati".
E' quanto chiede il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli
in un'interpellanza presentata alla Giunta.
"Il settore apistico - rileva Novelli - che vede coinvolti 75mila
apicoltori con oltre un milione di alveari in tutta Italia, deve
raffrontarsi quotidianamente con la costante e crescente crisi
che lo attanaglia. Una crisi che porta come conseguenze un'esigua
produzione di miele e un'altissima mortalità di api causata da
fenomeni ambientali e climatici, dalla recrudescenza di malattie
tipiche degli alveari, ma anche dall'uso sconsiderato di
agrofarmaci anticrittogamici (neonicotinoidi) da parte degli
agricoltori".
"In base a un'indagine condotta nel 2008 dal Laboratorio apistico
regionale - sostiene Novelli - l'uso di questo tipo di farmaci ha
portato a una moria di api pari al 72% delle colonie soggette a
studio durante la produzione maidicola. Non a caso, un decreto
del direttore generale della sicurezza degli alimenti e della
nutrizione ne ha sospeso l'uso in agricoltura fino a settembre
2010. Una sospensione che salvaguarda tutti gli apoidei che
comprendono 20mila specie, tra cui la più nota è l'apis
mellifera, produttrice di miele, che altrimenti, a causa
dell'inquinamento, vedrebbe ridotta la sua azione impollinatrice
con conseguenze gravi non solo per l'agricoltura, ma anche per
l'intero ecosistema.
"La salute delle api - prosegue l'esponente del Pdl - viene
pregiudicata soprattutto dalla varroa destructor, un'infezione
che nell'ultimo ventennio è diventata il flagello degli
apicoltori italiani ed europei, visto che può portare l'alveare
alla completa distruzione. Solo nel 2009 questa infezione ha
portato allo sterminio del 50% della specie apis mellifera".
"Per fronteggiare queste epidemie, gli imprenditori apistici
possono usare, anche inconsapevolmente, farmaci non consentiti in
Italia, ma permessi regolarmente in altri Paesi europei, con
conseguenze anche gravi, visto che il loro uso può portare a
sanzioni amministrative previste dal decreto legislativo 336/1999
che sancisce, giustamente, il divieto di produrre e vendere miele
contenente sostanze usate per combattere le malattie delle api o
inquinanti dell'ambiente.
"Nonostante ciò - dichiara Novelli - il settore apistico ha il
diritto di sopravvivere a queste crisi epidemiologiche e alla
conseguente crisi economica che deriva dal fatto che, orami, sul
mercato vengono offerti prodotti importati da altri Paesi, in
particolare da quelli dell'Est, in cui sono state, peraltro,
riscontrate tracce di sostanze tossiche".
"Per questo - conclude Novelli - chiedo di modificare la
normativa regionale prevedendo l'abolizione dell'uso di
neonicotinoidi sostituendoli con sostanze non tossiche all'apis
mellifera e che ci si attivi affinché, anche nella legislazione
nazionale, venga consentito l'uso di farmaci per la cura della
varroa destructor già consentiti dall'Unione Europea, con
l'attivazione di tutti i controlli necessari per salvaguardare
sia l'igiene degli alimenti che la salute dei consumatori".