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Pdl: Novelli, abolire veleni e fronteggiare epidemie api

19.04.2010
16:26
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/ET - "Abolire l'uso indiscriminato di neonicotinoidi in agricoltura, perché queste sostanze risultano tossiche per le api e ne causano la moria, nonché regolamentare meglio l'utilizzo di medicinali utilizzati per fronteggiare le epidemie varrostatiche con controlli adeguati". E' quanto chiede il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli in un'interpellanza presentata alla Giunta. "Il settore apistico - rileva Novelli - che vede coinvolti 75mila apicoltori con oltre un milione di alveari in tutta Italia, deve raffrontarsi quotidianamente con la costante e crescente crisi che lo attanaglia. Una crisi che porta come conseguenze un'esigua produzione di miele e un'altissima mortalità di api causata da fenomeni ambientali e climatici, dalla recrudescenza di malattie tipiche degli alveari, ma anche dall'uso sconsiderato di agrofarmaci anticrittogamici (neonicotinoidi) da parte degli agricoltori". "In base a un'indagine condotta nel 2008 dal Laboratorio apistico regionale - sostiene Novelli - l'uso di questo tipo di farmaci ha portato a una moria di api pari al 72% delle colonie soggette a studio durante la produzione maidicola. Non a caso, un decreto del direttore generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione ne ha sospeso l'uso in agricoltura fino a settembre 2010. Una sospensione che salvaguarda tutti gli apoidei che comprendono 20mila specie, tra cui la più nota è l'apis mellifera, produttrice di miele, che altrimenti, a causa dell'inquinamento, vedrebbe ridotta la sua azione impollinatrice con conseguenze gravi non solo per l'agricoltura, ma anche per l'intero ecosistema. "La salute delle api - prosegue l'esponente del Pdl - viene pregiudicata soprattutto dalla varroa destructor, un'infezione che nell'ultimo ventennio è diventata il flagello degli apicoltori italiani ed europei, visto che può portare l'alveare alla completa distruzione. Solo nel 2009 questa infezione ha portato allo sterminio del 50% della specie apis mellifera". "Per fronteggiare queste epidemie, gli imprenditori apistici possono usare, anche inconsapevolmente, farmaci non consentiti in Italia, ma permessi regolarmente in altri Paesi europei, con conseguenze anche gravi, visto che il loro uso può portare a sanzioni amministrative previste dal decreto legislativo 336/1999 che sancisce, giustamente, il divieto di produrre e vendere miele contenente sostanze usate per combattere le malattie delle api o inquinanti dell'ambiente. "Nonostante ciò - dichiara Novelli - il settore apistico ha il diritto di sopravvivere a queste crisi epidemiologiche e alla conseguente crisi economica che deriva dal fatto che, orami, sul mercato vengono offerti prodotti importati da altri Paesi, in particolare da quelli dell'Est, in cui sono state, peraltro, riscontrate tracce di sostanze tossiche". "Per questo - conclude Novelli - chiedo di modificare la normativa regionale prevedendo l'abolizione dell'uso di neonicotinoidi sostituendoli con sostanze non tossiche all'apis mellifera e che ci si attivi affinché, anche nella legislazione nazionale, venga consentito l'uso di farmaci per la cura della varroa destructor già consentiti dall'Unione Europea, con l'attivazione di tutti i controlli necessari per salvaguardare sia l'igiene degli alimenti che la salute dei consumatori".