SA-PRC:Kocijancic, Violino come Catilina e Pdl come Cicerone
(ACON) Trieste, 20 apr - COM/AB - Quo usque tandem abutere,
Catilina, patientia nostra? Quam diu etiam furor iste tuus non
eludet? Quem ad finem...
Il richiamo a Cicerone è del consigliere regionale della SA-PRC
Igor Kocijancic che osserva:
A proposito di corsi e ricorsi storici, così parlò e scrisse
Cicerone nella prima delle orazioni catilinarie per denunciare
Catilina, che osò presentarsi in Senato dopo aver complottato
contro Roma e commissionato l'uccisione dello stesso Cicerone.
Sostituendo Catilina con l'assessore Violino, e la figura di
Marco Tullio Cicerone con i consiglieri regionali triestini (e
gradesi) del PdL, novelli "congiurati della jota" loro malgrado,
ecco come suonerebbe la traduzione di quanto proferì Marco Tullio
Cicerone nel 63 a.C. (Le espressioni tra parentesi sono note a
commento dello stesso Kocijancic).
"Fino a che punto, Violino, approfitterai della nostra pazienza?
Per quanto tempo ancora la tua pazzia (friulana) si farà beffe di
noi (giuliani)? A che limiti si spingerà una temerarietà che ha
rotto i freni (l'abbiamo visto e sentito: friulano tipicamente
padano). Non ti hanno turbato il presidio notturno sul Palatino,
(colle di San Giusto?), le ronde che (per fortuna ancora no,
perché sono slittati i corsi) vigilano in città, la paura della
gente, l'accorrere di tutti gli onesti, il riunirsi del Senato
(Consiglio regionale?) in questo luogo sorvegliatissimo (vigili
urbani armati a Trieste), l'espressione, il volto dei presenti?
Non ti accorgi che il tuo piano è stato scoperto (e Fontanini non
riuscirà a proteggerti più dopo il vertice chiarificatore di
venerdì)? Non vedi che tutti (i giuliani) sono a conoscenza della
tua congiura, che la tengono sotto controllo? O ti illudi che
qualcuno di noi ignori cos'hai fatto ieri notte (a Vinitaly) e la
notte ancora precedente (in conferenza stampa), dove sei stato,
chi hai convocato (Gerard Depardieu), che decisioni hai preso?"
Ignoro cosa succederà dopo il vertice di venerdì prossimo -
conclude Kocijancic - ma consentitemi una pubblica annotazione di
orgoglio nazionale: finalmente il PdL triestino scende in campo a
tutela degli sloveni. Infatti i vini doc del Carso, la putizza,
l'olio doc triestino e anche gran parte dei vini del Collio
vedono operatori agricoli e produttori sloveni in prima fila, a
livelli di eccellenza riconosciuti internazionalmente, anche se i
colleghi giuliani si dimenticano di evidenziarlo. Noi, aspettando
come andrà finire l'ennesima frattura in seno a questa
maggioranza regionale ad alto tasso di litigiosità, siamo per
dare a Cesare ciò che è di Cesare.