Idv: Agnola, sempre difficile accesso al credito per imprese
(ACON) Trieste, 20 apr - COM/AB - Sulla diminuzione dei
prestiti ottenuti dalle imprese del Friuli Venezia Giulia
interviene il consigliere regionale Enio Agnola (Idv),
vicepresidente della II Commissione, che sostiene che "è
illusorio ricavare da questi dati l'impressione di un
miglioramento del settore delle piccole e medie imprese della
nostre regione; in realtà il sistema delle banche continua,
nonostante gli sforzi straordinari in termini finanziari della
regione, a sviluppare di fatto un atteggiamento ostruzionistico
nei confronti di quelle aziende che mostrano reattività alla
crisi, ma che hanno bisogno di finanziamenti per sopperire al
rilancio aziendale e alla difficoltà di incassare i crediti dalla
clientela".
"Ci sono alcuni provvedimenti in cui il legislatore regionale ha
posto molta fiducia, quali il fondo smobilizzo crediti - prosegue
Agnola - che trovano di fatto negli istituti di credito una
sostanziale indifferenza. Anche dopo aver firmato la convenzione
con la Regione, nelle banche sopravvive senza particolari
cedimenti la cultura del lucro finanziario e della garanzia
sempre e comunque, mentre la legge anticrisi di fatto chiedeva al
sistema creditizio di utilizzare i fondi regionali per
interpretare il ruolo di soggetti animatori dell'economia locale,
uscendo dal fortino della garanzia 100%, e di investire sulla
qualità e determinazione dei nostri imprenditori".
"Abbiamo sentito in più riprese in audizione nelle Commissioni
regionali tutti gli attori dell'economia regionale, ma mancavano
sempre gli istituti di credito. E allora chiediamo che vengono
sentiti al più presto in Commissione - conclude Agnola - per
verificare direttamente i motivi e le giustificazioni di questa
difficoltà a erogare prestiti alle imprese; gli imprenditori
della nostra regione vedono con preoccupazione lo spegnersi dei
riflettori sui temi della crisi economica quando in realtà tutti
gli indicatori segnalano che la crisi economica è in pieno vigore
e senza la piena attuazione degli strumenti finanziari della
legge anticrisi l'economia regionale rischia di rimanere al palo,
con gravissime ripercussioni sull'occupazione e sul futuro delle
famiglie. Chiederemo quindi che nei prossimi giorni vengano
chiamati in audizione in II Commissione i rappresentanti degli
istituti di credito regionali e le articolazioni locali delle
banche nazionali, assieme al sistema dei fornitori di garanzie,
per verificare lo stato di attuazioni dei provvedimenti anticrisi
per quanto riguarda l'accesso al credito delle piccole e medie
imprese".