Citt: Colussi, pdl Insiel aggira le norme sulla concorrenza
(ACON) Trieste, 21 apr - COM/DT - "Se la maggioranza, con la
proposta di legge presentata dai suoi capigruppo e da domani
(giovedì 22 aprile) all'esame della I Commissione, pensa di
salvare il patrimonio di conoscenze e il personale di Insiel, è
fuori strada". Ad affermarlo è il capogruppo dei Cittadini Piero
Colussi.
"L'articolato - aggiunge Colussi - aggirando le norme a tutela
della concorrenza stabilite a livello nazionale e a livello
comunitario, tenta di sovrapporre alla nozione di strumentalità
(introdotta dal decreto Bersani) una diversa definizione in base
alla quale dovrebbero considerarsi strumentali all'attività della
Regione non solo quelle già definite tali proprio dal decreto
Bersani, ma anche quelle che Insiel andrebbe a svolgere a favore
del servizio sanitario regionale e degli enti locali.
"Un'operazione di dubbia legittimità costituzionale e comunitaria
- sottolinea il capogruppo dei Cittadini - perché la disciplina
della tutela della concorrenza è di esclusiva competenza statale
e non è consentito alla Regione introdurre norme restrittive
delle logiche di mercato. La stessa giurisprudenza comunitaria
afferma, inoltre, che la strumentalità sussiste quando l'attività
che le società sono chiamate a svolgere sia rivolta agli enti
promotori o comunque suoi azionisti per svolgere le funzioni di
supporto di tali amministrazioni pubbliche.
"Se i proponenti vogliono - aggiunge Colussi - che tutto il
comparto pubblico (enti locali e del servizio sanitario) si
rivolga obbligatoriamente a Insiel, allora la soluzione è quella
di allargare la base azionaria della SpA. Una strada che non può
essere percorsa per via legislativa. Di più: la strada proposta
appare poco rispettosa delle scelte degli enti che si
troverebbero legislativamente obbligati a rivolgersi all'attività
di Insiel.
"Per queste ragioni - conclude il consigliere - ci attendiamo che
la Commissione possa far luce su questi interrogativi, ricorrendo
anche a pareri legali che mettano il provvedimento al riparo da
impugnative, vuoi da parte del Governo centrale, vuoi da quelle
società concorrenti che si vedrebbero oggettivamente danneggiate
da una soluzione di questo tipo".