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Citt: Colussi, pdl Insiel aggira le norme sulla concorrenza

21.04.2010
16:43
(ACON) Trieste, 21 apr - COM/DT - "Se la maggioranza, con la proposta di legge presentata dai suoi capigruppo e da domani (giovedì 22 aprile) all'esame della I Commissione, pensa di salvare il patrimonio di conoscenze e il personale di Insiel, è fuori strada". Ad affermarlo è il capogruppo dei Cittadini Piero Colussi.

"L'articolato - aggiunge Colussi - aggirando le norme a tutela della concorrenza stabilite a livello nazionale e a livello comunitario, tenta di sovrapporre alla nozione di strumentalità (introdotta dal decreto Bersani) una diversa definizione in base alla quale dovrebbero considerarsi strumentali all'attività della Regione non solo quelle già definite tali proprio dal decreto Bersani, ma anche quelle che Insiel andrebbe a svolgere a favore del servizio sanitario regionale e degli enti locali.

"Un'operazione di dubbia legittimità costituzionale e comunitaria - sottolinea il capogruppo dei Cittadini - perché la disciplina della tutela della concorrenza è di esclusiva competenza statale e non è consentito alla Regione introdurre norme restrittive delle logiche di mercato. La stessa giurisprudenza comunitaria afferma, inoltre, che la strumentalità sussiste quando l'attività che le società sono chiamate a svolgere sia rivolta agli enti promotori o comunque suoi azionisti per svolgere le funzioni di supporto di tali amministrazioni pubbliche.

"Se i proponenti vogliono - aggiunge Colussi - che tutto il comparto pubblico (enti locali e del servizio sanitario) si rivolga obbligatoriamente a Insiel, allora la soluzione è quella di allargare la base azionaria della SpA. Una strada che non può essere percorsa per via legislativa. Di più: la strada proposta appare poco rispettosa delle scelte degli enti che si troverebbero legislativamente obbligati a rivolgersi all'attività di Insiel.

"Per queste ragioni - conclude il consigliere - ci attendiamo che la Commissione possa far luce su questi interrogativi, ricorrendo anche a pareri legali che mettano il provvedimento al riparo da impugnative, vuoi da parte del Governo centrale, vuoi da quelle società concorrenti che si vedrebbero oggettivamente danneggiate da una soluzione di questo tipo".