PD: Brussa, su riforma personale non si è innovato alcunché
(ACON) Trieste, 21 apr - COM/DT - Riforma del personale e degli
enti regionali: la Giunta Tondo intende tenere conto dei nuovi
indirizzi ministeriali per la determinazione dei comparti? È
quanto chiede all'Esecutivo il consigliere regionale del Partito
Democratico Franco Brussa in un'interpellanza firmata anche dai
colleghi di gruppo Gianfranco Moretton, Giorgio Baiutti e Bruno
Zvech.
Brussa ricorda come il ministro Brunetta, dopo averlo concordato
con i comitati di settore e i soggetti che raggruppano i datori
di lavoro dei dipendenti pubblici, abbia recentemente emanato
l'atto di indirizzo quadro per la determinazione dei comparti e
delle aree della contrattazione collettiva.
"I comparti, continua l'esponente di opposizione, saranno
quattro, di cui due e separati per Regioni ed enti locali: uno
comprenderà i dipendenti degli enti locali, delle Camere di
commercio e i segretari comunali; il secondo riguarderà, invece,
il personale delle Regioni, degli enti regionali e delle
amministrazioni del Servizio sanitario.
"Finora il comparto era stato unico, comprendeva tutti i soggetti
rientranti nel concetto di autonomia. La considerazione univoca
di questi enti - annota Brussa - per un verso coerente con la
loro missione istituzionale, ha tuttavia causato in più di
qualche caso notevoli scompensi nella contrattazione e nei
servizi e, nonostante le rappresentanze sindacali abbiano spesso
sottolineato la notevole diversità degli assetti organizzativi
delle Regioni rispetto agli enti locali, qui da noi non si è mai
voluti andare nella direzione oggi indicata da Brunetta.
"Anziché, dunque, spingersi su un percorso che in qualche modo è
anche federale, in Friuli Venezia Giulia si è continuato con
l'omologazione; si è mortificata la contrattazione aziendale; non
si è innovato, si sono fatti aumentare i contenziosi e, in ultima
analisi - conclude Brussa - si è anche dato un pessimo esempio di
esercizio della specialità che è propria di questa Regione".