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II Comm: audizione su crisi operatori settore tabacco

22.04.2010
12:29
(ACON) Trieste, 22 apr - ET - Una posizione chiara, è quanto i tabaccai chiedono all'Amministrazione regionale, in merito alla crisi che ha investito circa 1000 imprese che operano nella fascia confinaria a causa della consistente differenza di prezzo tra i prodotti venduti in Italia e quelli venduti in Slovenia.

La II Commissione consiliare - presidente Maurizio Franz (LN) - ha sentito Logika Servizi - Deposito fiscale locale, la Confesercenti e il Comitato tabaccai Gorizia.

In una nota congiunta, i Depositi fiscali di Gorizia, Udine e Trieste si sono chiesti quanto l'Amministrazione regionale voglia o possa fare in merito, segnalando l'ingente perdita di gettito erariale determinata dal calo di vendite che va dal 40% al 60% da quando la Slovenia è entrata nella Comunità europea. I tabaccai evidenziano che l'acquisto nel vicino Stato porta a problemi anche per i consumatori, quali la minor qualità del prodotto e un aumento del consumo, con future ricadute anche sul Sistema sanitario regionale. Le richieste sono chiare: o un disimpegno franco da parte della Regione, oppure un percorso che assicuri uno sforzo a Bruxelles per promuovere un riavvicinamento dei metodi di calcolo, ora diversi, tra Slovenia e Italia e una concertazione con il Governo e il Parlamento per iniziative che seguano la falsariga di quanto già fatto per la benzina o che introducano un sistema di condivisione a livello nazionale delle perdite erariali registrate a livello regionale, destinando le entrate anche per un efficace piano di aiuti a favore della categorie colpite dall'acquisto transfrontaliero dei tabacchi. Tra le soluzioni, chiesta anche una limitazione alle quantità importabili. La grande differenza di prezzo tra le due realtà nazionali e le ricadute negative sui consumatori sono state ribadite anche dal Comitato tabaccai.

La Confesercenti ha quantificato la perdita di gettito erariale stimandola in circa 60 milioni annui, dato che dal 2002 al 2008 il gettito fiscale è rimasto pressoché invariato (da 128 milioni a 138 milioni) nonostante il prezzo finale del pacchetto sia pressoché raddoppiato. Secondo un esercente presente, la perdita per la Regione ammonta a 2,20 euro per ogni pacchetto non acquistato sul territorio.

Il PD, ha detto il consigliere Franco Brussa, ha individuato proposte che il gruppo intende avanzare per affrontare la questione. Attingendo alle risorse non utilizzate dal comparto dei benzinai si potrebbero introdurre indennità per gli esercenti che chiudono l'attività, incentivi al ricollocamento e riqualificazione professionale e fondi per dotare le rivendite di terminali per pagare ticket e tasse regionali.

Molto di ciò che viene chiesto è attuabile e le strade percorribili sono molteplici. Per Roberto Asquini (Misto) la soluzione è strettamente correlata alla questione dei carburanti, ma la scelta è di carattere politico, di volontà a intervenire o meno. Il consigliere chiede al Pdl di esprimersi chiaramente, auspicabilmente a favore della tutela degli interessi di cittadini, imprese e erario regionale.

Il federalismo fiscale è una possibilità reale che entro il 2010 dovrebbe consentire di dare una risposta e strumenti utili a intervenire per competere con gli Stati vicini. Ma fino a quel momento Federico Razzini (LN) ritiene che le considerevoli perdite debbano portare a soluzioni temporanee per sostenere le imprese. Che il Pdl assuma una posizione chiara. Anche per il presidente Franz il federalismo fiscale è la strada maestra per superare il problema.

Piero Tononi (Pdl) ha evidenziato una protratta assenza di soluzioni, fin dalla precedente legislatura, così come nessuna reale soluzione è stata prospettata dall'opposizione durante gli ultimi due anni. Mancano atti concreti, da tutte le parti e da tutte le forze politiche.

Per Enzo Marsilio (PD) la proposta PD vuole essere uno stimolo e un impegno politico ad affrontare il problema. I piccoli esercizi di montagna rappresentano un importante punto di riferimento per le comunità che servono, forse rifinanziando la legge in materia si potrebbe dare una prima risposta alla categoria.

(immagini tv)