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I Comm: audizioni OOSS e assessore Garlatti su Insiel (1)

22.04.2010
15:30
(ACON) Trieste, 22 apr - DT - Hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Renzo Tondo. Perché il futuro dell'Insiel, le garanzie occupazionali, le prospettive del dopo convenzione con la Regione (che scadrà il 31 dicembre 2014), la mancanza di dialogo con i vertici, preoccupano i sindacati, invitati in audizione dalla I Commissione consiliare presieduta da Gaetano Valenti, Pdl.

Le RSU di Trieste e Udine, FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL hanno criticato un piano industriale che non c'è e una formazione bloccata da mesi. In questo modo non possiamo offrire qualità ai nostri clienti, Regione in primis. Perché se si vuole mettere mano all'efficacia della macchina-Regione, c'è bisogno di una società come Insiel, ce n'è bisogno anche per comunicare con l'esterno.

Vogliamo poi - hanno aggiunto all'unisono le organizzazioni sindacali - essere certi che la proposta di legge presentata dai capigruppo di maggioranza sulle società partecipate ci tuteli di fronte alle norme nazionali e comunitarie.

Da parte della FIM-CISL, inoltre, la richiesta di dimissioni dei vertici: mancano di competenze specifiche per una SpA informatica, che in più si trova a doversi risollevare in un momento di mercato molto difficile. La Regione dovrebbe valutare una loro sostituzione.

E' evidente la scelta, forte, di tenere Insiel, ha risposto alle organizzazioni sindacali l'assessore regionale alla Funzione pubblica Andrea Garlatti. La decisione di avere un nostro gestore interno nasce perché si ritiene che nella società dell'informazione possedere nuove tecnologie sia fattore di competitività e, tra l'altro, tra i compiti della pubblica amministrazione c'è quello di trattare proprio la comunicazione, che poi vuol dire anche semplificare la vita ai cittadini. Se è centrale, quindi, l'innovazione tecnologica e informatica, la scelta coerente doveva essere la non vendita di Insiel.

Esiste ora il problema di mettere in sicurezza questa realtà, motivo per cui abbiamo proposto una norma ponte perché sia possibile anche a enti locali e della sanità l'affidamento diretto dei servizi informatici a Insiel.

In merito all'entrata degli enti locali nella compagine societaria, avevamo esplorato - ha fatto notare l'assessore - questi tipo di possibilità dato che intendiamo offrire servizi proprio a loro. Ma abbiamo preferito affrontare il problema da un'altra parte, caratterizzando quanto fa Insiel come servizio strumentale pubblico. Sui problemi interni di Insiel, invece, faccio fatica a discuterne in questo momento, ha concluso Garlatti.

Per Daniele Galasso, capogruppo del Pdl e primo firmatario della proposta di legge che interviene sulle partecipate della Regione, Insiel vive un disagio perché da troppi anni è mal governata. Il progetto del centrosinistra era di disfarsi di Insiel privatizzandola, e questo ha portato alla rinuncia dello sviluppo delle competenze interne con un depauperamento sia delle risorse umane che dei clienti tradizionali. La Giunta Tondo ha deciso diversamente, la nuova missione di Insiel sarà di grande supporto e rilancio del sistema-Regione. L'esperienza che l'azienda ha accumulato è strategica per l'innovazione e lo sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia. E siamo convinti che ci sia lo spazio pure per il riconoscimento delle professionalità interne, ha concluso Galasso.

(segue)

(immagini tv)