I Comm: audizioni OOSS e assessore Garlatti su Insiel (1)
(ACON) Trieste, 22 apr - DT - Hanno chiesto un incontro urgente
con il presidente della Regione Renzo Tondo. Perché il futuro
dell'Insiel, le garanzie occupazionali, le prospettive del dopo
convenzione con la Regione (che scadrà il 31 dicembre 2014), la
mancanza di dialogo con i vertici, preoccupano i sindacati,
invitati in audizione dalla I Commissione consiliare presieduta
da Gaetano Valenti, Pdl.
Le RSU di Trieste e Udine, FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL hanno
criticato un piano industriale che non c'è e una formazione
bloccata da mesi. In questo modo non possiamo offrire qualità ai
nostri clienti, Regione in primis. Perché se si vuole mettere
mano all'efficacia della macchina-Regione, c'è bisogno di una
società come Insiel, ce n'è bisogno anche per comunicare con
l'esterno.
Vogliamo poi - hanno aggiunto all'unisono le organizzazioni
sindacali - essere certi che la proposta di legge presentata dai
capigruppo di maggioranza sulle società partecipate ci tuteli di
fronte alle norme nazionali e comunitarie.
Da parte della FIM-CISL, inoltre, la richiesta di dimissioni dei
vertici: mancano di competenze specifiche per una SpA
informatica, che in più si trova a doversi risollevare in un
momento di mercato molto difficile. La Regione dovrebbe valutare
una loro sostituzione.
E' evidente la scelta, forte, di tenere Insiel, ha risposto alle
organizzazioni sindacali l'assessore regionale alla Funzione
pubblica Andrea Garlatti. La decisione di avere un nostro gestore
interno nasce perché si ritiene che nella società
dell'informazione possedere nuove tecnologie sia fattore di
competitività e, tra l'altro, tra i compiti della pubblica
amministrazione c'è quello di trattare proprio la comunicazione,
che poi vuol dire anche semplificare la vita ai cittadini. Se è
centrale, quindi, l'innovazione tecnologica e informatica, la
scelta coerente doveva essere la non vendita di Insiel.
Esiste ora il problema di mettere in sicurezza questa realtà,
motivo per cui abbiamo proposto una norma ponte perché sia
possibile anche a enti locali e della sanità l'affidamento
diretto dei servizi informatici a Insiel.
In merito all'entrata degli enti locali nella compagine
societaria, avevamo esplorato - ha fatto notare l'assessore -
questi tipo di possibilità dato che intendiamo offrire servizi
proprio a loro. Ma abbiamo preferito affrontare il problema da
un'altra parte, caratterizzando quanto fa Insiel come servizio
strumentale pubblico. Sui problemi interni di Insiel, invece,
faccio fatica a discuterne in questo momento, ha concluso
Garlatti.
Per Daniele Galasso, capogruppo del Pdl e primo firmatario della
proposta di legge che interviene sulle partecipate della Regione,
Insiel vive un disagio perché da troppi anni è mal governata. Il
progetto del centrosinistra era di disfarsi di Insiel
privatizzandola, e questo ha portato alla rinuncia dello sviluppo
delle competenze interne con un depauperamento sia delle risorse
umane che dei clienti tradizionali. La Giunta Tondo ha deciso
diversamente, la nuova missione di Insiel sarà di grande supporto
e rilancio del sistema-Regione. L'esperienza che l'azienda ha
accumulato è strategica per l'innovazione e lo sviluppo economico
del Friuli Venezia Giulia. E siamo convinti che ci sia lo spazio
pure per il riconoscimento delle professionalità interne, ha
concluso Galasso.
(segue)
(immagini tv)