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Idv: Corazza, aeroporto sconta errori della classe politica

23.04.2010
10:38
(ACON) Trieste, 23 apr - COM/AB - Sul disegno di legge che interessa le società partecipate dalla Regione e le misure anticrisi, il consigliere dell'Italia dei Valori Alessandro Corazza rimarca di essere stato l'unico a votare contro in Commissione in quanto critico sull'approccio della Giunta rispetto a questi temi e, in particolare, alle criticità dell'aeroporto.

"Prima di ripianare il deficit gestionale con l'intervento pubblico della Regione - ha affermato Corazza - la Giunta dovrebbe fare una seria analisi delle responsabilità prendendo quindi atto degli errori commessi dall'intera classe politica che fino a oggi ha nominato gli amministratori di questi enti dando più peso, evidentemente, alle appartenenze partitiche piuttosto che alla capacità amministrativa".

"Bisogna rendersi conto - continua Corazza - dell'impossibilità di continuare ad amministrare la cosa pubblica come se fossimo in tempi di vacche grasse e facendo susseguire alla presidenza numerosi politici che evidentemente hanno responsabilità anche sul fatto che a oggi l'aeroporto non è ancora coperto efficacemente da servizi, a partire dai carenti collegamenti di trasporto pubblico da e per lo stesso che tagliano fuori una rilevante fetta di potenziali utenti, peraltro in una regione che già di per sé ha un ristretto bacino di riferimento".

"Quello che si sta facendo ora è, di fatto, constatare che qualcosa non ha funzionato e cercare porvi rimedio con un classico intervento all'italiana per rilevare la società, salvando i soci del Consorzio che avrebbe dovuto rilanciare l'aeroporto, facendo pagare alla Regione le conseguenze di questa gestione".

"Davanti a un simile quadro diventa ancora più opportuno - ha concluso Corazza - portare avanti la proposta di legge sulle nomine proposta dal gruppo dell'Italia dei Valori e da quello dei Cittadini, perché la vicenda dell'aeroporto ci fa capire quanto sia importante che chi gestisce la cosa pubblica sia scelto in base a requisiti di competenza e di merito e non solo per meri accordi di spartizione politica che, alla prova dei fatti, non garantiscono l'efficienza amministrativa ma solo l'indennità ai soliti politici di turno".