UDC: Sasco, tagli cultura no problema politico ma di risorse
(ACON) Trieste, 23 apr - COM/DT - "L'UDC respinge fermamente le
critiche che la minoranza ha sollevato sui riparti della Regione
per le associazioni culturali: non si tratta di un problema
politico, ma della ridotta disponibilità di risorse che, a causa
delle minori entrate registrate nel 2010, sono di conseguenza
sensibilmente diminuite".
Replica così il capogruppo in Consiglio regionale Edoardo Sasco
agli attacchi rivolti all'Esecutivo dall'opposizione che lamenta
una penalizzazione della cultura da parte della maggioranza.
"Fin dal varo della Finanziaria 2010 - continua Sasco - era noto
a tutti che i tagli avrebbero riguardato principalmente lo sport
e la cultura, settori che a differenza di altri (come sanità e
sociale) non possono subire riduzioni di spesa.
"Ora, in sede di riparto dei finanziamenti, le riduzioni di
risorse si riflettono evidentemente sulle associazioni culturali,
ma questa è una conseguenza obbligata delle scelte che la Giunta
regionale si è trovata costretta a fare per carenza di fondi e
non certo per mancanza di peso dell'assessore Roberto Molinaro.
Speriamo di poter ovviare, almeno in parte, con le prossime
variazioni di bilancio.
"Il problema è però strutturale - precisa il capogruppo UDC - e
perciò va rivisto completamente il metodo di finanziamento delle
associazioni poiché nel corso del tempo, per responsabilità
dell'intero Consiglio (opposizioni comprese), determinate
appartenenze politiche hanno prodotto maggiori gratificazioni
finanziarie ad alcune associazioni rispetto ad altre, creando una
spesa storica che si trascina nel tempo e che limita le
possibilità di finanziamento a sodalizi culturali ugualmente
meritevoli.
"L'assessore Molinaro - conclude Sasco - ha già predisposto e ha
già fatto approvare dalla Giunta un disegno di legge che andrà a
modificare l'intero impianto delle contribuzioni per la cultura,
puntando sulla meritocrazia e sul coinvolgimento degli Enti
locali. Spetta ora all'Aula la discussione e l'approvazione di
questo necessario testo, sia perché la crisi economica si
riverbererà negativamente anche sui futuri bilanci regionali, sia
perché va premiata la qualità della produzione culturale contro
ogni logica di appartenenza ereditata nel tempo. Confidiamo
nell'apporto costruttivo da parte di tutti".