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PD: Moretton, tempi infiniti inizio lavori terza corsia A4

24.04.2010
12:59
(ACON) Trieste, 24 apr - COM/ET - "I ministri Matteoli e Tremonti non hanno ancora firmato il decreto che approva il piano finanziario per la realizzazione della terza corsia sull'A4 e ciò non consente ad Autovie Venete di lavorare con le banche per ottenere il mutuo per iniziare l'importante opera autostradale. E quindi tutto è fermo. Tutto ciò che esponenti politici e istituzionali del centrodestra dichiarano non sono altro che chiacchiere al vento".

A sostenerlo, il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton, che chiede quali siano le vere questioni che stanno impantanando il proseguimento delle procedure. "Ci sono forse questioni politiche - si domanda l'esponente dell'opposizione. Vorremmo sapere come la pensa l'Anas, se c'è un problema superabile per un accordo, ancora non raggiunto. E la scadenza della concessione nel 2017 può rappresentare un impedimento alla definizione di quanto è fermo a Roma?"

I vertici del Pdl regionale avrebbero, secondo Moretton, più volte assicurato che non c'erano problemi e che entro Pasqua il decreto interministeriale sarebbe stato firmato, liquidando con fastidio le osservazioni del PD considerandole solo volontà di gufare e null'altro.

"Dunque - si domanda il consigliere - perché queste promesse non si realizzano? Per quanto tempo dovremo ancora aspettare che si concretizzino le ripetute promesse del presidente Tondo, dell'assessore Riccardi e, in particolare, quelle dell'amministratore delegato di Autovie Venete Melò, che ha legato la sorte del suo premio in euro al raggiungimento anche dell'obiettivo della firma del decreto Tremonti-Matteoli?

"Si è tanto sbandierata la gestione commissariale ottenuta dopo il tragico incidente di Cessalto, l'approvazione dell'Anas dell'atto aggiuntivo al piano finanziario di 2 miliardi e 300 milioni di euro, la visita dei funzionari della BEI, la definizione dell'advisor e l'espletamento delle gare per la terza corsia con relativo affidamento, ma tutto ciò senza copertura finanziaria, fatto che impedisce di avviare i lavori.

"Ciò che emerge - conclude Moretton - è che tutto è bloccato e tutto tace, nell'attesa infinita di una risposta romana. Questa situazione di staticità e incapacità di accelerare i processi di acquisizione delle condizioni per l'ottenimento delle risorse crea forti perplessità nel mondo finanziario".