Idv: Agnola, su crisi convocare le banche in Commissione
(ACON) Trieste, 28 apr - COM/AB - Sulle valutazioni del
presidente Tondo sviluppate in un incontro con i rappresentanti
di categorie economiche e sindacali interviene il consigliere
regionale Enio Agnola (Idv), vicepresidente della II Commissione
(Attività produttive) dichiarando di vedere nelle affermazioni
riportate un eccessivo ottimismo.
"La nostra regione, essendo costituita prevalentemente da piccole
e medie imprese - dice Agnola - tende a entrare più lentamente
nella crisi, ma allo stesso tempo risente in ritardo anche dei
miglioramenti economici, peraltro pallidissimi, degli ultimi
tempi; sul piano occupazionale si ha invece l'impressione che il
peggio debba ancora venire, in quanto i settori produttivi
tradizionali hanno finora retto utilizzando la flessibilità
interna, gli ammortizzatori sociali e la proverbiale tenacia e
senso di sacrificio degli imprenditori, che hanno spesso
rinunciato ai dividendi per mantenere al loro posto gli addetti
anche in situazione di scarsità di lavoro.
"Diverso l'atteggiamento di alcune grandi aziende, spesso di
proprietà extraregionale, che hanno approfittato della crisi per
scaricare grandi quote di lavoratori e fare ristrutturazioni
all'interno dei gruppi industriali. Se il sistema della
produzione in qualche modo dà segnali di ripresa, il commercio,
soprattutto nei piccoli centri, vive una crisi profonda.
"In questo contesto assolutamente critico - prosegue Agnola -
mentre la Regione ha fatto la sua parte con risorse ingenti, il
sistema bancario continua ad avere nei confronti del sistema
delle piccole imprese un approccio tutto difensivo, spesso molto
lontano da quella funzione di animazione economica che la Regione
ha di fatto impostato con tutti gli strumenti di accesso al
credito. Se i dati dicono che sta scendendo il ricorso al credito
delle imprese in una fase in cui le difficoltà di solvenza della
clientela sono ai massimi, vuol dire che le banche stanno
ripiegando su rendite di posizione utilizzando gli strumenti di
garanzia, (vedi in particolare le agevolazioni sullo smobilizzo
crediti) soprattutto per la clientela già coperta, mantenendo
sulla graticola molte realtà economiche che avrebbero
potenzialità di ripresa, ma non i mezzi finanziari per agganciare
il treno della ripresa dei fatturati.
"Per questo - conclude Agnola - abbiamo preso l'iniziativa di
chiedere la convocazione in Commissione, per la prima volta,
degli Istituti bancari per ribadire che la Regione non ha
stanziato risorse per rinforzare le banche, bensì per fortificare
il sistema delle imprese, soprattutto piccole e medie, chiedendo
alle banche stesse di accettare la sfida di concorrere alla
ripresa investendo sulle capacità dei nostri imprenditori".
Infine, Agnola chiede al presidente Tondo e all'assessore Ciriani
di trasformare le buone intenzioni in provvedimenti da portare in
Consiglio prima dell'assestamento di bilancio "perché i tempi
della politica - afferma - almeno in questa regione siano in
sintonia con le esigenze dei destinatari".