News


PD: Menis, sul Tagliamento domani incontro a Dignano

29.04.2010
11:33
(ACON) Trieste, 29 apr - COM/AB - Che da una situazione particolare, come la salvaguardia del Tagliamento, possa nascere un momento di riflessione globale, che diventi l'occasione per ripensare il rapporto politica-ambiente. È questo l'auspicio del consigliere regionale del PD Paolo Menis alla vigilia dell'incontro a Dignano (domani, venerdì 30 aprile), organizzato dall'associazione Assieme per il Tagliamento, che lo vedrà partecipare assieme a esponenti istituzionali, ambientalisti professionisti. Nel corso del dibattito, previsto per le 20.45 presso la sala municipale, verranno presentati i dettagli della proposta del "ponte antipiene", come è già stata ribattezzata quella che dovrebbe essere la soluzione che manderebbe definitivamente in soffitta l'idea, riemersa negli ultimi mesi, della realizzazione delle casse di espansione. Menis sottolinea che il problema può essere visto anche da una prospettiva più generale. "Mentre registriamo il fallimento dei grandi vertici mondiali in materia ambientale, ci rendiamo conto che dobbiamo ripartire dalla dimensione locale, quella più vicina ai cittadini, per rivedere il rapporto istituzioni e territorio. A parole siamo tutti in favore dell'ambiente - prosegue Menis - ma spesso quest'esigenza passa in secondo piano quando ci viene chiesto di sacrificarci in prima persona per raggiungere questo risultato. È una deformazione della sindrome di Nimby che, se ci pensiamo bene, ci riguarda molto più di quanto crediamo". "Il Tagliamento, la sfida e al contempo la ricchezza più importante per la nostra Regione, dev'essere tutelato, ma si sta discutendo da decenni, le proposte si susseguono, spesso si sovrappongono e tutte stentano a trovare concretezza. Difficile capire il motivo. Campanilismo, disinformazione, ostracismo? Forse un po' di tutto questo - ammette Menis - ma quello che manca davvero è il coinvolgimento del territorio, che finora è avvenuto in modo sbagliato. Non si può prendere una decisione e sottoporla all'attenzione dei cittadini a pacchetto, calandola dall'alto e magari contrapponendola a un'altra. È un approccio sbagliato, si rischia, com'è successo fino a oggi, di non combinare nulla e di alimentare solo tensioni tra le popolazioni". "Coinvolgere significa informare, educare e pensare insieme ed è un'azione che va fatta con continuità, non in maniera sporadica, che richiede l'impegno di tutti i soggetti che hanno potere decisionale. Questo è l'obiettivo da raggiungere - conclude Menis - perché non ha senso parlare sempre e solo di progetti se abbiamo perso di vista il senso di quello che stiamo facendo e se non riusciamo a trasmetterlo. Se invece ci riusciamo, discutere delle soluzioni tecniche sarà molto più facile".