PD: Lupieri, emergenza infermieristica e numeri non reali
(ACON) Trieste, 30 apr - COM/AB - L'assessore Kosic ha riferito
che a livello di personale infermieristico in Friuli Venezia
Giulia si contano 63 infermieri ogni 1.000 abitanti, a fronte di
una media nazionale di 49. Nulla di più inesatto in quanto
secondo i dati più recenti dell'Osservatorio Ipasvi, in Italia vi
sono 6 infermieri ogni 1.000 abitanti. Questa stima è in linea
con le valutazioni dell'OCSE, che indicano per il nostro Paese un
rapporto di 7 infermieri per mille abitanti, includendo però
anche altre figure professionali (come ad esempio le ostetriche).
Lo mette in evidenza Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD
e vicepresidente della III Commissione Sanità. Poi aggiunge.
In pochi anni, anche grazie all'impegno della Federazione Ipasvi
per incentivare le iscrizioni ai corsi di laurea in
Infermieristica, si è registrata un'evoluzione in positivo del
fabbisogno di personale infermieristico: nel 2001 il rapporto era
di 5,4 infermieri per 1.000 abitanti. Ma il dato attuale è ancora
distante dalla media dei paesi OCSE, che è di 8,9 infermieri per
1.000 abitanti, e ben al di sotto delle percentuali degli altri
Paesi europei. Il rapporto infermieri per 1.000 abitanti è 9,8 in
Germania; 14,5 in Olanda o addirittura 15,2 in Irlanda.
Complessivamente, si ritiene che in Italia manchino almeno 60.000
infermieri, soprattutto in previsione dell'indispensabile
sviluppo dell'assistenza sul territorio.
L'area con il rapporto più favorevole infermieri/numero di
abitanti è il Nord Est, con 6,8 infermieri, mentre la
concentrazione più bassa è al Sud e nelle Isole (5,7 per 1.000).
Quindi Kosic e Basaglia continuano a dare numeri non reali -
sostiene Lupieri - e a non accorgersi dell'emergenza
infermieristica nella nostra regionale, che si aggrava
progressivamente anche per colpa della norma Garlatti sul
personale, che prevede il blocco del turn over e assunzioni con
il conta gocce. L'aumento del personale riferito da Kosic non
esiste, in quanto i numeri riportati non tengono assolutamente
conto del personale realmente presente nei reparti di degenza
degli ospedali e nell'assistenza sanitaria territoriale. I numeri
di Kosic non tengono infatti conto del part time, dei non idonei,
degli assenti per corsi di formazione, per malattia, per ferie e
via dicendo. La realtà è quindi di gran lunga diversa da quella
riferita ed è invece quella che tutti possono verificare andando
nei reparti di medicina degli ospedali regionali dove, a fronte
di una altissima intensità di assistenza, vi sono 45 persone
allettate con 2 infermieri e 2 Oss.
Certamente sono stati ridotti i posti letto ospedalieri e le
giornate di degenza, ma nel contempo i posti letto presenti sono
occupati da pazienti con una alta complessità clinica, mentre
tutta l'attività che prima veniva svolta negli ospedali si è
trasferita sul territorio richiedendo personale adeguato.