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PD: Lupieri, sentire tecnici su situazione tumori a Trieste

02.05.2010
10:51
(ACON) Trieste, 02 mag - COM/AB - Il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, che è vicepresidente della III Commissione sanità, assieme ai colleghi Annamaria Menosso, Franco Codega e Paolo Menis, ha chiesto la convocazione urgente della Commissione per incontrare il direttore centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali Paolo Basaglia, il direttore generale dell'Azienda per i servizi sanitari n. 1 Triestina Fabio Samani, il direttore generale dell'Azienda ospedaliero universitaria Ospedali riuniti di Trieste Francesco Cobello, il direttore generale dell'IRCCS Burlo Garofolo Mauro Melato, il direttore dell'ARPA Lionello Barbina e il responsabile del dipartimento di prevenzione dell'Azienda per i servizi sanitari n. 1 Triestina Marina Brana, per conoscere le motivazioni che fanno di Trieste la città con un indice di tumori superiore del 14% al resto della Regione e quali possono essere le misure da realizzare per contrastare questo fenomeno.

I recenti articoli apparsi sulla stampa hanno evidenziato una situazione preoccupante, ed è quindi di fondamentale importanza sentire dalla voce degli esperti e dei responsabili del settore la reale situazione, dedicando una sessione di lavoro della III Commissione su questo tema.

Certamente stili di vita adeguati e abitudini alimentari appropriate aiutano a preservare da certe malattie, ma se non vi è una altrettanto rigorosa attenzione alle condizioni dell'ambiente anche le buone abitudini vengono vanificate.

Resta comunque preoccupante l'incidenza nettamente superiore a Trieste di melanomi e tumori all'utero, al colon, al seno, al polmone, alla prostata e alla vescica ed è quindi importante conoscere esattamente il tasso di inquinamento attraverso centraline affidabili, ben funzionanti tutti i giorni dell'anno, in modo da monitorare le concentrazioni di polveri sottili, pm10 e benzopirene. Altrettanto opportuno è misurare i livelli di diossina, analizzando la sua concentrazione anche nel mare e nei pesci, come avviare studi epidemiologici sulla popolazione e sui lavoratori delle aziende a rischio, per avere una chiara visione della situazione.

Per un problema così complesso - conclude Lupieri - è importante che vi sia la massima sinergia e un lavoro in rete di tutte le istituzioni e i protagonisti tecnici del settore, per cui l'audizione in III Commissione intende anche stabilire relazioni di lavoro e di scambio di dati tra tutti coloro che sono deputati alla tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente.