PD: Lupieri, sentire tecnici su situazione tumori a Trieste
(ACON) Trieste, 02 mag - COM/AB - Il consigliere regionale del
PD Sergio Lupieri, che è vicepresidente della III Commissione
sanità, assieme ai colleghi Annamaria Menosso, Franco Codega e
Paolo Menis, ha chiesto la convocazione urgente della Commissione
per incontrare il direttore centrale salute, integrazione
sociosanitaria e politiche sociali Paolo Basaglia, il direttore
generale dell'Azienda per i servizi sanitari n. 1 Triestina Fabio
Samani, il direttore generale dell'Azienda ospedaliero
universitaria Ospedali riuniti di Trieste Francesco Cobello, il
direttore generale dell'IRCCS Burlo Garofolo Mauro Melato, il
direttore dell'ARPA Lionello Barbina e il responsabile del
dipartimento di prevenzione dell'Azienda per i servizi sanitari
n. 1 Triestina Marina Brana, per conoscere le motivazioni che
fanno di Trieste la città con un indice di tumori superiore del
14% al resto della Regione e quali possono essere le misure da
realizzare per contrastare questo fenomeno.
I recenti articoli apparsi sulla stampa hanno evidenziato una
situazione preoccupante, ed è quindi di fondamentale importanza
sentire dalla voce degli esperti e dei responsabili del settore
la reale situazione, dedicando una sessione di lavoro della III
Commissione su questo tema.
Certamente stili di vita adeguati e abitudini alimentari
appropriate aiutano a preservare da certe malattie, ma se non vi
è una altrettanto rigorosa attenzione alle condizioni
dell'ambiente anche le buone abitudini vengono vanificate.
Resta comunque preoccupante l'incidenza nettamente superiore a
Trieste di melanomi e tumori all'utero, al colon, al seno, al
polmone, alla prostata e alla vescica ed è quindi importante
conoscere esattamente il tasso di inquinamento attraverso
centraline affidabili, ben funzionanti tutti i giorni dell'anno,
in modo da monitorare le concentrazioni di polveri sottili, pm10
e benzopirene.
Altrettanto opportuno è misurare i livelli di diossina,
analizzando la sua concentrazione anche nel mare e nei pesci,
come avviare studi epidemiologici sulla popolazione e sui
lavoratori delle aziende a rischio, per avere una chiara visione
della situazione.
Per un problema così complesso - conclude Lupieri - è importante
che vi sia la massima sinergia e un lavoro in rete di tutte le
istituzioni e i protagonisti tecnici del settore, per cui
l'audizione in III Commissione intende anche stabilire relazioni
di lavoro e di scambio di dati tra tutti coloro che sono deputati
alla tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente.