CR: ddl famiglia, relatore di minoranza Menosso (6)
(ACON) Trieste, 04 mag - DT - L'innovativa produzione
legislativa sul sistema sociale della passata legislatura, che
aveva carattere sperimentale, ha bisogno di interventi correttivi
e pertanto ben vengano quegli aggiustamenti volti a migliorare un
sistema o un servizio. Non c'è dubbio, quindi, che la
semplificazione normativa troverà il supporto mio e quello del
gruppo. Altre modifiche, però, ci lasciano più perplessi e altre
ancora contrari.
Si è espressa così Annamaria Menosso, relatore di minoranza per
il gruppo del PD.
Nel complesso, non concordo con lo scorporo delle politiche per
la famiglia dal contesto della legge sul sistema sociale: queste
azioni devono essere coordinate, vanno inserite nella
pianificazione e programmazione delle altre politiche sociali. Mi
lasciano inoltre perplessa - ha aggiunto - alcuni interventi che
potrebbero rivelarsi di dequalificazione dei servizi per la prima
infanzia: mi riferisco alle norme sul personale operante nei
servizi integrativi, nel servizio di baby sitter locale, al
coinvolgimento degli anziani in attività di cura.
Il PD è contrario quando si parla del modello di famiglia cui fa
riferimento nel testo la Giunta: se la famiglia fondata sul
matrimonio trova una tutela più forte delle unioni di fatto nel
nostro ordinamento (basta pensare al diritto successorio),
prevedere un'attenzione particolare, una maggior tutela mi sembra
discutibile - ha fatto notare Menosso - quando si entra nel campo
dei servizi dedicati alle funzioni genitoriali e di quelli
rivolti all'educazione. E questo perché i destinatari finali
degli interventi sono i figli.
Annamaria Menosso ha concluso con una nota critica rispetto alle
previsioni discriminatorie nei confronti delle famiglie
immigrate, che per aver diritto ad alcuni benefici devono
risiedere in Italia e in regione da un determinato numero di
anni: ai figli di queste famiglie si dovrebbero offrire le stesse
opportunità dei nostri corregionali, perché se parliamo di
diritti dell'infanzia così dovrebbe essere.
Una volta di più ci si chiede se Pdl e UDC si siano realmente
appiattiti sulle posizioni della Lega Nord o se invece siano in
grado di far valere i principi che sono a fondamento della loro
cultura politica.
(segue)