SA-SEL:Pustetto, ddl famiglia, si privatizza e si discrimina
(ACON) Trieste, 04 mag - COM/DT - Non risparmia critiche al
disegno di legge della Giunta che va a modificare i servizi per
la prima infanzia e la Carta famiglia, il consigliere regionale
Stefano Pustetto.
"L'assessore Molinaro afferma che gli asili nido devono essere
più fruibili e accessibili, perciò i correttivi introdotti volti
a rendere più rapida e meno farraginosa la possibilità di aprirne
si rendono necessari: ma il passaggio - fa notare l'esponente
della Sinistra Ecologia e Libertà - da un'autorizzazione al
funzionamento a una DIA crea rischi maggiori, di certo non
banali, perché con i controlli fatti dopo si corre il rischio di
avere strutture non adeguate e operatori non sufficientemente
formati e preparati. Il programma, inoltre, diventa settoriale e
parziale ed emerge chiaramente la volontà di privatizzare e di
deregolamentare. Quella che si vuole introdurre è, quindi, una
pratica ad altissimo rischio".
Per quanto concerne la Carta famiglia, per Pustetto "la critica è
ancora più severa visto che le modifiche introdotte danno
priorità alle coppie sposate sulla base dell'articolo 29 della
Costituzione. Aggiustamenti, sottolinea, supportati da motivi
squisitamente ideologici o confessionali, perché la stessa Corte
costituzionale ha riconosciuto la prevalenza del rapporto sul
lato formale.
"Si è detto che c'è una crisi valoriale per cui non ci si sposa
più e quindi bisogna incentivare il matrimonio. Ma quali valori
etici ci sono nel dare aiuti alle persone in difficoltà basandosi
sulla residenzialità, nel non dare da mangiare ai bambini se i
genitori non pagano la retta, o nel respingere gli immigrati
senza valutare la legittimità del riconoscimento della qualità di
profughi? Sono giusti questi provvedimenti? Con questa legge non
si cerca di individuare il bisogno e, quindi, di intervenire per
risolverlo nel modo più equo possibile. Questa legge - conclude
il consigliere di SA-SEL - è di per sé discriminatoria".