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CR: ddl famiglia, intervento assessore Molinaro (8)

04.05.2010
17:26
(ACON) Trieste, 04 mag - ET - Al termine di un dibattito articolato, in cui sono state ribadite le posizioni dei due schieramenti, è intervenuto anche l'assessore delegato alle Politiche per la famiglia, Roberto Molinaro.

Non è un provvedimento facile - ha detto Molinaro - dato che è stato necessario ragionare in modo unitario su due leggi che riteniamo importanti e che vogliamo riportare a una dimensione di vera attuazione, incrociandole con il programma di governo.

È stato necessario distinguere le politiche per la famiglia dalla generalità delle previsioni per i servizi sociali - ha spiegato Molinaro - perché la commistione non ha funzionato e ha rallentato l'impegno a favore della famiglia. Con queste norma - ha evidenziato l'assessore - si è ribadita la centralità al Comune e dato un forte impulso all'associazionismo familiare.

Le modifiche al sistema per la prima infanzia si sono rese necessarie perché precedentemente erano stati posti obiettivi molto alti, senza riuscire a promuovere la moltiplicazione dei servizi necessari. In questo contesto si è dunque voluto introdurre maggiore flessibilità, riducendo la burocrazia e mantenendo la qualità come obiettivo.

Descrivere la famiglia con i termini usati dall'articolo 29 della Costituzione è l'espressione di una priorità, di un principio, significa che c'è, nell'ambito del nostro ordinamento, una distinzione tra la forma di famiglia che scaturisce da un matrimonio e le altre forme di unioni. Nessuna distinzione per i figli però, che sono tutti uguali - ha sottolineato l'assessore.

Si tratta di una legge importante - ha concluso Molinaro - che non vuole far arretrare la nostra società, ma vuole affermare una serie di valori che la Costituzione ci mette a disposizione, valori che appartengono alla generalità della comunità.

(segue)