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Idv: Agnola, criterio residenzialità premia clandestinità

06.05.2010
17:09
(ACON) Trieste, 06 mag - COM/ET - "L'accanimento, voluto dalla Lega e accettato a testa bassa dall'UDC, di imporre i tempi di residenza abnormi per poter ottenere gli aiuti alle famiglie, rappresenta un'enorme discriminazione e un grande premio alla clandestinità". Lo sostiene il consigliere regionale dell'Idv Enio Agnola, criticando duramente la parte della legge sul sostegno alla famiglia che fissa in ben otto anni di residenza in Italia e uno in regione il criterio per ottenere il sostegno per le famiglie.

"E' una norma che genera ingiustizia - spiega il consigliere - perchè chi è in regola, lavora e vive regolarmente nel nostro Paese non riuscirà a comprendere quali siano i propri vantaggi rispetto a chi vive nella clandestinità e nell'illegalità. Un tempo d'attesa così lungo, quale quello voluto dal centrodestra, finisce per mettere all'angolo le persone per bene".

Agnola critica anche la debolezza nei confronti della Lega Nord da parte degli alleati del centrodestra: "Lo sviluppo della norma ha visto uno scatto di orgoglio da parte degli eredi di Loris Fortuna presenti nel Pdl, che hanno tolto la priorità per le famiglie legate dal matrimonio; ha visto invece uno scivolone degli eredi della dottrina sociale della Chiesa, presenti sia nell'UDC che nel Pdl, che hanno mestamente accettato l'aumento degli anni di residenzialità imposto dal Carroccio.

"La contraddizione di Lega Nord e UDC - continua Agnola - è proprio che, con il criterio di residenzialità, anche le coppie sposate come da art. 29 della Costituzione non possono accedere agli aiuti, solo perché non vivono da quasi un decennio in Italia, come imposto dalla Lega.

"Il messaggio che passa oggi nell'Assemblea legislativa regionale è che di fronte a problemi autentici e drammatici si sceglie di non andare incontro a chi ha bisogno, ma si preferisce avvantaggiare chi ha in mano un pezzo di carta. Mi auguro - conclude - che questo non contribuisca a creare una barriera ancora più grande tra chi in questa regione vive senza difficoltà e chi cerca faticosamente e con tanto impegno a integrarsi nel rispetto della legalità".