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PD: Moretton, l'acqua rimanga ai sindaci

07.05.2010
12:42
(ACON) Trieste, 07 mag - COM/AB - Sulla privatizzazione dell'acqua interviene il capogruppo consiliare regionale del PD Gianfranco Moretton.

"Non è vero che negli ultimi anni le ATO hanno accumulato debiti, perché non esiste una situazione di passività. Chi afferma ciò dimostra di non conoscere l'importanza dell'organizzazione del servizio idrico integrato, voluta dalla legge regionale 13 del 2005 e attuata dagli ATO, che consente la pianificazione e la programmazione di investimenti in favore della rete idrica, fognaria e depurativa per assicurare un miglior servizio per il cittadino ed eliminare le perdite presenti nelle reti acquedottistiche.

"Il fatto poi che la legge nazionale abbia previsto la soppressione delle ATO non impedisce che le funzioni attualmente esercitate dalle stesse continuino a essere svolte dai Comuni che, sulla base delle disposizioni del decreto legislativo 152/2006, oggi fanno già obbligatoriamente parte delle ATO, insieme alla provincia che oggi conta però solo l'1%.

"In realtà è in atto un tentativo di impossessarsi dell'importante settore, tentando di espropriare i Comuni di una loro specifica competenza, e avrà come conseguenza il depotenziamento del servizio e causerà una frammentazione del servizio idrico, poiché vuole escludere dagli ATO i Comuni fino a 1.000 abitanti, che già si sono organizzati in sub ambiti utili a garantire forza di rappresentanza nell'assemblea dei sindaci.

"Il gruppo PD - conclude Moretton - sosterrà il mantenimento dell'attuale organizzazione del settore acqua perché è dimostrato che garantisce gli interessi dei cittadini per un servizio idrico integrato di qualità".