PD: Moretton, l'acqua rimanga ai sindaci
(ACON) Trieste, 07 mag - COM/AB - Sulla privatizzazione
dell'acqua interviene il capogruppo consiliare regionale del PD
Gianfranco Moretton.
"Non è vero che negli ultimi anni le ATO hanno accumulato debiti,
perché non esiste una situazione di passività. Chi afferma ciò
dimostra di non conoscere l'importanza dell'organizzazione del
servizio idrico integrato, voluta dalla legge regionale 13 del
2005 e attuata dagli ATO, che consente la pianificazione e la
programmazione di investimenti in favore della rete idrica,
fognaria e depurativa per assicurare un miglior servizio per il
cittadino ed eliminare le perdite presenti nelle reti
acquedottistiche.
"Il fatto poi che la legge nazionale abbia previsto la
soppressione delle ATO non impedisce che le funzioni attualmente
esercitate dalle stesse continuino a essere svolte dai Comuni
che, sulla base delle disposizioni del decreto legislativo
152/2006, oggi fanno già obbligatoriamente parte delle ATO,
insieme alla provincia che oggi conta però solo l'1%.
"In realtà è in atto un tentativo di impossessarsi
dell'importante settore, tentando di espropriare i Comuni di una
loro specifica competenza, e avrà come conseguenza il
depotenziamento del servizio e causerà una frammentazione del
servizio idrico, poiché vuole escludere dagli ATO i Comuni fino a
1.000 abitanti, che già si sono organizzati in sub ambiti utili a
garantire forza di rappresentanza nell'assemblea dei sindaci.
"Il gruppo PD - conclude Moretton - sosterrà il mantenimento
dell'attuale organizzazione del settore acqua perché è dimostrato
che garantisce gli interessi dei cittadini per un servizio idrico
integrato di qualità".