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CR: pdl società partecipate, relatori minoranza (4)

07.05.2010
13:41
(ACON) Trieste, 07 mag - DT - Un testo pieno di contraddizioni che se non saranno risolte in Aula determineranno un giudizio negativo. E' Franco Brussa ad affermarlo, relatore di minoranza per il PD della proposta di legge sulle società partecipate.

"Da tre articoli siamo saliti a cinque - ha evidenziato - su materie estranee tanto al provvedimento quanto alle competenze della I Commissione, dov'e stato esaminato. Il Fondo di rotazione inserito nella legge anticrisi è materia della II Commissione, il contributo straordinario all'Autorità portuale di Trieste della IV. È evidente quindi come tutto ciò sia incoerente con lo spirito di una buona legislazione, che assolve ogni passaggio istituzionale dovuto. E la presunta urgenza portata a giustificazione da maggioranza e Giunta non giustifica nessuno da un modo di procedere del tutto inadeguato rispetto alla delicatezza dei temi affrontati".

Alcune incongruenze sono state rilevate anche su Insiel e sull'acquisto del pacchetto azionario della società aeroportuale dal Consorzio.

"Le difficoltà operative e strutturali di cui soffre la società informatica della Regione - ha dichiarato Brussa - sono frutto delle mancate azioni poste in essere dalla Giunta (nonostante le roboanti promesse in campagna elettorale). Anziché delineare una proposta complessiva sulla Spa, l'Esecutivo si è limitato a questo solo articolo".

Infine, Ronchi dei Legionari: il divenire socio unico dell'aeroporto potrebbe essere di per sé positivo, eppure - ha concluso Brussa - manca qualsiasi spiegazione sull'indirizzo che l'Esecutivo Tondo vorrà dare per sviluppare lo scalo regionale.

Igor Kocijancic, relatore di minoranza della SA, si è detto d'accordo su Insiel, aeroporto e porto di Trieste, mentre ha avanzato qualche dubbio sullo storno di risorse della legge anticrisi.

"Il provvedimento è addirittura coraggioso se riferito all'ormai annosa e irrisolta questione Insiel che fin dall'entrata in vigore del decreto Bersani ha creato non poche difficoltà alla precedente e all'attuale amministrazione e gravissime ripercussioni sull'azienda.

"Per parte nostra condividiamo l'obiettivo strategico dell'intervento, ossia la definizione del sistema informativo elettronico della SpA come servizio pubblico di interesse regionale da rendere a favore degli enti locali e a quelli del servizio sanitario del Friuli Venezia Giulia".

(segue)