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Idv: Agnola, forzature ideologiche in legge famiglia

07.05.2010
15:43
(ACON) Trieste, 07 mag - COM/ET -"Un provvedimento importante che già aveva in sé diversi elementi di criticità (come, ad esempio, un'eccessiva e pericolosa deregolazione su strutture e servizi destinati a bambini dai tre mesi ai tre anni, parzialmente rimediata grazie all'approvazione di un emendamento proposto da Idv che rafforza i controlli rendendoli obbligatori e annuali per tutte le strutture) è stato pesantemente condizionato dalle consuete forzature ideologiche della Lega Nord, che ha imposto i limiti di residenza di 8 anni per accedere a una serie di servizi essenziali alle famiglie". Motiva così il voto contrario di Italia dei Valori al provvedimento che ha modificato le leggi sui servizi all'infanzia e di sostegno alla famiglia e alla genitorialità, il consigliere regionale Enio Agnola.

"Ci siamo battuti - continua il consigliere - affinché queste leggi continuassero ad avere le caratteristiche originarie, quelle di dare ai soggetti più deboli e indifesi una protezione sociale per prevenire la creazione di zone di disagio acuto e di emarginazione che, se non risolte, graveranno sugli amministratori locali. Questo obiettivo però, a causa delle limitazioni introdotte, difficilmente sarà conseguito, creando e amplificando discriminazioni tra soggetti già di per sé in difficoltà.

"Sull'introduzione di un indicatore di capacità di reddito (ISEE) a dimensione regionale, presentato con un emendamento con lo scopo di eliminare alcune distorsioni che puniscono i residenti nell'accesso ai servizi, il nostro gruppo concordava sul principio. Si chiedeva però - specifica Agnola - che fosse oggetto di un autonomo percorso legislativo. La maggioranza, guidata dalla Lega, ha - secondo il consigliere - imposto la sua linea e così ci troviamo di fronte a un provvedimento che sarà molto utile a fini propagandistici, ma di fatto di quasi impossibile applicazione, o con esiti che potrebbero essere l'opposto di quelli desiderati.

"Ora saremo molto attenti a due cose - conclude Agnola - alla puntuale valutazione dell'applicazione delle leggi così modificate e soprattutto agli effettivi stanziamenti che verranno messi su questi provvedimenti a partire dalle prossime variazioni di bilancio".