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PD: Moretton, Centro disturbi alimentari di San Vito

13.05.2010
09:41
(ACON) Trieste, 13 mag - COM/AB - Il centro per i disturbi alimentari, che dovrebbe essere aperto a San Vito al Tagliamento entro la fine del mese, è un servizio che si occupa dei problemi di anoressia, bulimia e obesità e che fornirà informazioni e servizi specifici a tutta la regione che conta circa 7mila casi di persone con disturbi alimentari di vario tipo e gravità.

A metterlo in evidenza è il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton che aggiunge.

Già con il precedente Piano socio sanitario regionale 2006-2008 la Regione aveva deciso di avviare la costituzione di un Centro residenziale di valenza regionale per i disturbi alimentari a San Vito al Tagliamento e tale intento era stato confermato nel 2009 dopo un approfondito studio di fattibilità coordinato dall'Agenzia regionale della sanità. Il progetto, finanziato dalla Regione, prevedeva anche un protocollo d'intesa con la regione Veneto per fare sinergia con il centro equivalente di Portogruaro e un collegamento con tutte le aziende sanitarie della regione.

La situazione è ora però molto diversa da quanto ipotizzato nel 2009 e sta diventando a dir poco esplosiva. Sembra, infatti, che l'Azienda per i servizi sanitari 6 Friuli Occidentale non riceverà un euro dalla Regione e che le altre aziende sanitarie della regione potranno sì mandare i pazienti a San Vito, ma non si sa con quali finanziamenti saranno coperti i costi delle prestazioni. Non c'è poi nessun progetto né alcuna procedura di assunzione per il personale del centro.

In più, il centro di Portogruaro non sa assolutamente nulla della prossima apertura e non sa cosa fare, se rifiutare o no i ragazzi della nostra regione che sono in lista di attesa.

Si può quindi immaginare lo stato d'ansia e di preoccupazione in cui vivono i genitori dei ragazzi malati, senza certezze se questo centro di cura sarà effettivamente aperto e, soprattutto, su come sarà gestito. Come non bastasse, nonostante i genitori delle persone che hanno bisogno di cure chiedano da mesi di parlare con l'assessore Kosic, lui non li riceve. Il rischio è che i ragazzi e le ragazze colpiti da una malattia pericolosa per la loro stessa vita non sappiano dove ricoverarsi a causa dell'incomprensibile e ingiustificato silenzio di Kosic.